Avvenire pagina 14 09/11/2010, 9 novembre 2010
«IL PREMIER LESE L’ONORE DELLE TOGHE»
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha leso il prestigio dell’ordine giudiziario e del pubblico ministero del processo Mills, Fabio De Pasquale, per i giudizi pronunciati in occasione del suo intervento alla festa del Pdl a Milano: è la conclusione a cui è giunta ieri a maggioranza la prima commissione del Csm che, con il voto contrario del laico della Lega Matteo Brigandì, ha deciso di procedere con un intervento a tutela del magistrato milanese. Berlusconi definì «famigerato» De Pasquale, parlò di «un’associazione a delinquere nella magistratura» e notò che «tre diversi collegi, quello di primo grado, secondo grado e la Cassazione hanno asseverato» la tesi del pm, «dimostrando quindi che c’è un accordo fra i giudici di sinistra che vuole sovvertire il risultato delle elezioni». Inoltre il premier evidenziò che De Pasquale era «lo stesso pm che disse a Cagliari che il giorno dopo l’avrebbe messo in libertà e poi è andato in vacanza », ricordando che «il giorno dopo Cagliari si è tolto la vita». Nelle prossime riunioni i relatori della pratica, il laico di centrosinistra Guido Calvi, che è presidente della commissione, e il togato del Movimento per la Giustizia Roberto Rossi, dovranno elaborare un testo da sottoporre poi al vaglio del plenum.
Erano stati tutti e 16 i consiglieri togati e il laico del Pd Glauco Giostra a chiedere l’apertura di una pratica a tutela di De Pasquale, dopo che era fallito il tentativo di arrivare a una presa di posizione comune anche con i laici del Pdl e della Lega. E a sollecitare il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, a esprimere al Capo dello Stato la loro preoccupazione. «C’è un’esorbitanza del Csm rispetto ai propri poteri», reagisce Brigandì, motivando le ragioni del suo «no». Secondo lui non ci sono i presupposti per un intervento a tutela del pm: «Escludo che si senta intimorito dal presidente del Consiglio e abbia per questo problemi sul suo procedere». Per questo il consigliere presenterà giovedì, quando si dovrebbe arrivare al voto, un documento alternativo a quello della maggioranza della Commissione.