Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  novembre 08 Lunedì calendario

Hu Jintao a Lisbona “Pronti ad aiutarvi” (+ tabella) - Ora è l’uomo più potente del mondo - lo ha stabilito, giusto questa settimana, la classifica di Forbes: ha scalzato dal trono nientemeno che il presidente Usa Barack Obama - e non solo il presidente del paese più popolato

Hu Jintao a Lisbona “Pronti ad aiutarvi” (+ tabella) - Ora è l’uomo più potente del mondo - lo ha stabilito, giusto questa settimana, la classifica di Forbes: ha scalzato dal trono nientemeno che il presidente Usa Barack Obama - e non solo il presidente del paese più popolato. È un uomo che gira con un forziere pieno di denaro - oltre che il più popolato il suo è anche il paese che cresce di più - e si sta inserendo nei giochi globali con decisione e fermezza. Ieri Hu Juntao, il numero uno della Repubblica popolare cinese, era in Europa, in visita a Lisbona. Di fronte all’Atlantico ha detto che Pechino è pronta ad appoggiare «gli sforzi del Portogallo per ridurre l’impatto della crisi internazionale». Come Atene, Lisbona è uno dei paesi europei colpiti più duramente dalla crisi, soprattutto sul fronte del debito pubblico. Il messaggio di Hu Juntao, però, va al di là di un generico impegno di solidarietà. Meglio accostarlo al sostegno indiretto che la Cina ha dato negli ultimi anni agli Stati Uniti comperando senza sosta buoni del Tesoro americano, ricevendo in cambio il pagamento puntuale delle cedole ma soprattutto un’influenza sull’economia - e sulla politica - americane che fino a qualche anno fa era semplicemente inimmaginabile. La stampa portoghese ipotizza che la Cina potrebbe acquistare parte del debito sovrano di Lisbona, diventando così un grande investitore diretto. A dire il vero Hu Jintao non ha preso impegni al riguardo - al contrario s’è affrettato a precisare che non è ancora sul tavolo l’ipotesi di comprare il debito portoghese -, pensa più ad accordi simili a quelli conclusi durante la visita: cooperazione nei settori del turismo, delle finanze, dell’insegnamento, delle telecomunicazioni e delle energie rinnovabili. Ma il tema è più che mai concreto: anche attraverso una politica di investimento e di accordi bilaterali, infatti, il gigante asiatico può diventare uno dei protagonisti dell’economia europea. Il Portogallo, d’altra parte, è stata la seconda tappa del viaggio cinese in Europa. Negli scorsi giorni Hu Jintao era già stato a Parigi, dove ha firmato diversi accordi di scambio: il più importante riguarda l’acquisto di due reattori nucleari di nuova generazione. In un’intervista al quotidiano francese Le Figaro, Hu Jintao ha insistito sulla necessità di una maggiore cooperazione economica tra Cina e Francia. Nei suoi progetti vorrebbe estenderla a nuovi settori come l’ambiente, l’energia e le tecnologie dell’informazione. Da Parigi è arrivato anche il solito messaggio sulla moneta: «la politica dei cambi operata dalla Cina è coerente e responsabile. Abbiamo sempre lavorato per far avanzare la riforma del meccanismo di formazione del tasso di cambio dello yuan», ha aggiunto il presidente, precisando che la moneta cinese si è rivalutata del 23,7% tra il 2005 e il 2010. Questa settimana Hu Jintao avrà un’altra buona occasione per stringere i rapporti economici con l’Europa: a Pechino è atteso il premier inglese James Cameron. Arriverà con una cinquantina di capi di impresa per tentare di firmare grossi contratti e di rafforzare i legami con la seconda economia del mondo. È la più importante delegazione che accompagna un Primo ministro britannico in Cina. Cameron, che viaggia anche con quattro ministri, incontrerà il premier Wen Jiabao e il presidente Hu Jintao.