Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Potenza 22 aprile 1958. Magistrato • «Quando un giudice si rivolge ai giornalisti e gli confida: “Non sono tutelato da nessuno, l’unica tutela siete stati voi”, significa che è successo o teme che possa succedere qualcosa. Se poi questo giudice tiene bene in vista una litografia che raffigura Falcone e Borsellino, è chiaro il messaggio: sconfiggere il male “anche a costo del sacrificio della propria vita” (lo si legge nella didascalia). Il giudice così si chiama Alberto Iannuzzi, è il gip del tribunale di Potenza. Ha scritto le 2126 pagine dell´ordinanza di custodia cautelare che hanno portato in galera Vittorio Emanuele di Savoia ma soprattutto hanno rivelato gli squallidi meccanismi di sottopotere targati An. Per questo, fa capire Iannuzzi, è stato demonizzato. [...]» (Leonardo Coen, “la Repubblica” 22/6/2006) • «[...] è un uomo sempre cauto e moderato nei giudizi: lui è il giudice, deve restare “terzo”. Ma soprattutto Iannuzzi è un uomo prudente e realista. [...]» (Fabrizio Caccia, “Corriere della Sera” 15/3/2007).