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 2010  novembre 05 Venerdì calendario

BELPAESE, QUANTI PROBLEMI. EPPURE VINCE L’OTTIMISMO


A Napoli c’è la ’monnezza’ e a Milano e Roma il traffico, al Sud pesa la disoccupa­zione e al Nord l’inquinamento. Ma una buona situazione di salute, re­lazioni familiari e amicali confor­tanti, nonché la percezione che l’e­conomia stia pur lentamente mi­gliorando induce gli italiani all’ot­timismo. Così, rispondendo a una indagine Istat condotta nei primi mesi del 2010 (cioè quando l’eco­nomia sembrava intravvedere una ripresa più solida), quasi due per­sone su tre si sono dichiarate sod­disfatte della propria vita nel com­plesso: è una situazione buona per il 55,8% della popolazione e ottima per il 6,8%, mentre soltanto il 3,9% si dichiara decisamente insoddi­sfatto. I risultati del 2010, spiegano i tecnici, appaiono simili a quelli del 2007, l’anno prima dell’inizio della crisi economica.

E’ stato poi approfondito anche il grado di soddisfazione riguardo a numerosi aspetti della vita, tra cui la propria situazione economica, che per molti è apparsa migliorata, o i rapporti familiari, che per gli i­taliani continuano a essere decisa­mente appaganti. Tra tutti un dato resta costante: praticamente tutti gli aspetti della vita quotidiana ri­sultano meno soddisfacenti pas­sando dal Nord del paese, che re­gistra la maggiore quantità di ri­sposte positive, al Sud, che invece fa rilevare il numero più alto di ri­sposte meno positive.

In generale, chiedendogli di asse­gnare un voto (da zero a 10) alla propria situazione, l’italiano me­dio indica un bel ’7 più’ (in cifra precisa, è 7,2), con il Nord che pre­senta un valore medio pari a 7,4, il Centro a 7,1 e il Mezzogiorno a 7. La differenze dunque ci sono, ma non sono enormi e in ogni caso la sufficienza più che piena è assicu­rata ovunque. Ma vediamo alcuni altri ’aspetti della vita quotidiana’ esplorati nel­l’indagine. Con riguardo alla situa­zione economica, il paese appare diviso a metà. La percentuale di persone di 14 anni e più che si di­chiara molto o abbastanza soddi­sfatta della propria situazione eco­nomica è del 48,4%, una quota di poco inferiore a quella di quanti si dichiarano per niente o poco sod­disfatti (49,3%). Le cose cambiano un po’ analizzando i dati territo­riali: nel Nord la quota di residenti che sono soddisfatti del proprio stato economico è del 55%, mentre scende al 49,8% nel Centro e al 38,6% nel Sud. Rispetto al 2009, la percentuale di famiglie che giudi­cano la propria situazione econo­mica sostanzialmente invariata ri­spetto all’anno precedente è deci­samente più alta di quella rilevata nel corrispondente periodo del 2009 (51,5% contro 44,9%), mentre scende la quota di quelle che la considerano molto peggiorata (dal 13,2% al 10,2%).

Il giudizio sulle risorse economi­che familiari registra una riduzio­ne della frequenza di opinioni ne­gative: le famiglie che affermano di disporre di risorse adeguate passa dal 52,9% al 55,3% del 2010, men­tre le famiglie che le ritengono scar­se vanno dal 38,8% al 36,8%. Le fa­miglie residenti nel Nord esprimo­no giudizi più spesso positivi sulle risorse economiche a loro disposi­zione: il 59,6% le ritiene adeguate, mentre nel Mezzogiorno tale quo­ta scende al 47,9%. La soddisfazione dei cittadini per le proprie relazioni familiari è tra­dizionalmente molto elevata nel nostro paese, infatti il 90,4% degli italiani è soddisfatto o molto sod­disfatto e solo l’1,4% è per niente soddisfatto. Anche per quanto ri­guarda le relazioni amicali la quo­ta degli individui soddisfatti è mol­to elevata (82,7%), con quote del 57,3% di abbastanza soddisfatti e del 25,4% di molto soddisfatti. Re­lativamente al proprio stato di sa­lute, l’80,4% della popolazione e­sprime un giudizio positivo (mol­to o abbastanza contento), mentre il 13,1% è poco soddisfatto e le per­sone per nulla tranquille sono pa­ri al 4,2%. Per quanto riguarda il tempo libero, infine, a dichiararsi molto o abbastanza soddisfatto è il 64,4% della popolazione, una por­zione molto più bassa rispetto agli altri aspetti della vita quotidiana presi in considerazione.