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 2010  novembre 07 Domenica calendario

CALCI PERUGINA! GIAN-MENEFREGO ALZA LA POSTA E "COMMISSARIA" IL CUBISTA DI HARDCORE - SALò BREVE, O BERLUSCONI E TREMONTI SI METTONO D’ACCORDO CON ME SU TUTTO O SIETE FINITI! - E PER MEJO FAR CAPIRE L’ANTIFONA, I MINISTRI RONCHI E URSO RIMETTONO IL MANDATO GOVERNATIVO

Corriere.it


Berlusconi e Fini Con un’introduzione di Luca Barbareschi attore e parlamentare di Fli si è aperto l’atteso discorso conclusivo del Leader di Futuro e Libertà Gianfranco Fini. Che poco prima aveva accolto la promessa dei due ministri di Fli Ronchi e Urso che annunciavano di rimettere il loro mandato nelle mani di Fini.

«Insieme agli amici Antonio Bonfiglio e Roberto Menia con cui abbiamo condiviso impegno nel governo che voi ci avete concesso e nelle vostre mani e in quelle di Gianfranco Fini, rimettiamo il nostro incarico di governo. A noi non interessano le poltrone ma la missione per il cambiamento dell’Italia» aveva detto il viceministro Adolfo Urso, annunciando di rimettere l’incarico insieme ai tre sottosegretari nelle mani del suo leader.


Berlusconi e Fini allAltare della Patria
Berlusconi e Fini allAltare della Patria L’IDENTITA’ DEL NUOVO PARTITO - «Gli uomini passano e le idee restano» ha detto esordendo nel suo discorso Fini. «Altro che rancore personale. La nostra sfida nasce da una coraggiosa assunzione di responsabilità». Di frase in frase Fini non cita il premier Silvio Berlusconi ma di fatto cita punto per punto le critiche piovute su Fli dal leader Pdl, e le smonta rivendicando l’azione di chi «non vi chiederà mai di cantare per fortuna che Fini c’è».

«In Italia c’era la nostalgia di una politica diversa, pulita, fatta nel nome di valori e di ideali. Grazie a chi ha consentito questo piccolo, grande miracolo» ha aggiunto il presidente della Camera, che ha citato dei versi di Antoine de Saint Exupery, l’autore del «Piccolo Principe».


Berlusconi Fini e Napolitano dal Fatto Quotidiano
«C’era chi con una certa presunzione ci aveva frettolosamente liquidato come quattro gatti, come se la nostra avventura non avesse senso politico. Da Mirabello a oggi ci ritroviamo in questa splendida cornice con una manifestazione che ha pochi precedenti e siamo non solo politicamente determinanti per le sorti del governo, ma determinanti per la sorte della nostra Patria» ha spiegato ancora il presidente della Camera.


FINI BERLUSCONI asp jpeg
«Fli non sarà certo An in piccolo, ma non sarà nemmeno una sorta di zattera della medusa pronta a accogliere naufraghi di ogni stagione. Porte aperte a tutti esclusi affaristi e carrieristi» ha proseguito Fini.

«Che dolore leggere quella notizia che ha fatto il giro del mondo» sul crollo della domus dei gladiatori a Pompei. Sono cose, sottolinea il presidente della Camera, che danno un’immagine del paese «che certamente non è quella che gli italiani meritano» ha aggiunto il leader di Fli.

ATTACCO AL PDL - Poi il leader di Fli ha tirato una stoccata a Pdl e Lega cominciando dai temi di immigrazione e famiglia. «Non c’è in nessuna parte dell’Europa, e lo dico a ragion veduta - dice Fini dal palco della convention di Fli - un movimento politico come il Pdl che sui diritti civili è così arretrato culturalmente a rimorchio, anche qui, della peggior cultura leghista» ha sottolineato Fini.


Berlusconi Fini Mi Cacci
Fini - Berlusconi
«Nel nostro manifesto dei valori - ha spiegato Fini - c’è il rispetto per la persona umana con la tutela dei diritti civili di ogni persona umana: senza alcuna distinzione e senza alcuna discriminazione. Rispettare la persona non vuol dire distinguere tra bianchi e neri, tra cristiani, musulmani ed ebrei, tra eterosessuali ed omosessuali, tra cittadini italiani e stranieri. La persona è al centro di qualsiasi cultura politica che voglia creare i presupposti per l’armonia. E la legalità è la condizione essenziale per la liberta».