Claudio Del Frate, Corriere della Sera 05/11/2010, 5 novembre 2010
VUOTA, SENZA ETICHETTE. MA LA VALIGIA ROSSA ARRIVA SEMPRE PRIMA —
Il «giallo della valigia rossa» a sera è talmente insoluto che l’Enac, l’ente chiamato a vigilare sul corretto funzionamento degli aeroporti italiani, ha deciso di chiedere chiarimenti sul mistero del trolley visto girare in solitudine su uno dei nastri per la riconsegna del bagagli di Malpensa. C’è il sospetto — secondo Enac — che la società incaricata di maneggiare i bagagli di quel volo abbia tentato di «truccare» i dati sui tempi di riconsegna delle valigie per rimanere all’interno dei parametri imposti allo scalo milanese.
È bastato però il colpo d’occhio — e qualche clic con un cellulare — da parte di un viaggiatore per mettere a nudo un espediente che, in base a numerose testimonianze successive, viene usato di frequente in molti aeroporti: dovendo rispettare dei tempi di consegna — pena salate multe — le società di handling mettono in tutta fretta qualche bagaglio sul nastro e «fermano il cronometro»: in quel modo, anche se il grosso del carico arriva decine di minuti più tardi, possono far figurare che la restituzione è stata rapida.
È quanto accaduto anche mercoledì sera a Malpensa? La testimonianza di Andrea Magnoni, 43 anni, agente immobiliare milanese trapiantato a Londra, è molto nitida: «Sono
arrivato con un volo della Air Berlin alle 20 e al terminal ho visto un trolley rosso solitario e senza etichetta che già stava girando sul nastro dei bagagli. Siccome in occasione di precedenti voli avevo notato la stessa scena, ho aperto la valigia rossa e ho constatato che dentro c’erano solo vecchie riviste». Una foto scattata da Magnoni è impietosa: il monitor segnala che il volo Air Berlin è arrivato a Malpensa alle 20.15 e che il primo bagaglio è stato consegnato alle 20.17. Un lavoro record, tenendo conto che Enac impone a Malpensa di restituire la prima valigia entro 27 minuti. Ma a parte il trolley «civetta», tutte gli altri bagagli arriveranno solo 20 minuti dopo.
Riportata sul corriere.it, la storia (assieme ad altre analoghe) viene confermata da decine di passeggeri. Sea, la società che gestisce Malpensa fa sapere che quello della «finta valigia» è un sistema adottato per verificare che il nastro non abbia intoppi: per questo si manda avanti per prima il trolley «apripista». Ma sempre Sea precisa che il volo in questione non è servito da sue società. L’Air Berlin fa riferimento ad Avia Partner, altro handler che opera a Malpensa. «Ma la valigia rossa non ci appartiene» replica Emidio Piccione, portavoce della Avia. E la consegna sprint in due minuti immortalata sul monitor? «Il primo bagaglio di quel volo — aggiunge — è stato scaricato 16 minuti dopo l’atterraggio, come attestato da documenti aeroportuali. Può darsi che qualcuno abbia premuto per errore il pulsante del cronometro». A questo punto interviene Enac da Roma: «Stiamo facendo verifiche su quanto accaduto: per la correttezza del servizio, i tempi di consegna dei bagagli devono essere certi e rispettati».
Claudio Del Frate