Peppe Aquaro, Corriere della Sera 04/11/2010, 4 novembre 2010
SOGNANDO I COWBOY
Eccoli, l’Ardenesse, il Bretone, il Lusitano e gli statunitensi Quarab e Tenneesse Walking. Per la verità, sono arrivati in duemilacinquecento e, divisi per sessanta razze equine, potranno essere osservati e apprezzati da 150 mila visitatori su una superficie espositiva di 350 mila metri quadri dello spazio fieristico, in viale del Lavoro 8. Ma il numero che conta è che Fiera Cavalli-International Horse Festival (www.fieracavalli.it) — da oggi a Verona fino a domenica 7 novembre — festeggia 112 anni di vita.
Tutto cominciò una mattina in bianco e nero del 1898, in piazza Bra con una fiera dedicata all’agricoltura e ai cavalli, a quei tempi il principale mezzo di locomozione, sia per la vita di tutti i giorni che in agricoltura . L’anno dopo, ci penserà Giovanni Agnelli, il nonno dell’Avvocato, a stuzzicare il futuro, presentando, sotto il muso dei cavalli da tiro, il profilo della prima automobile italiana. «L’appuntamento di Verona è il punto centrale di un indotto, legato al cavallo, capace di muovere nel nostro Paese 6 miliardi e mezzo di euro, dando lavoro a più di 50 mila persone», spiega Giovanni Mantovani, da dieci anni direttore di una Fiera galvanizzata da una Città dei cavalli divenuta nel tempo sempre più legata all’economia, al turismo e al trekking. «Stamattina presentiamo in fiera una ricerca, affidata all’istituto Ispo di Renato Mannheimer, sul rapporto tra l’uomo e il cavallo — dice Mantovani —. Si scoprirà che il cavallo affascina, al di là della pratica equestre, 2,5 milioni di cavalieri assidui e quasi 10 milioni di cavalieri della domenica». Ma la sorpresa sono le donne «al 70% incuriosite dal mondo dell’ippica, e poi i giovani, in quanto, il 22% di loro, tra i 18 e i 30 anni, dichiara di andare regolarmente a cavallo». Magari fan dell’ecoturismo e della Sweden Horse Riding, l’associazione svedese di tour operator che promuove le vacanze a cavallo in Svezia, tra i Paesi europei con il maggior numero di cavalli per abitante. Una realtà da conoscere all’interno del Salone del turismo e del villaggio delle tradizioni, presenti in Fiera.
Tanto entusiasmo è il frutto anche della spettacolarizzazione dell’evento all’interno della Città dei cavalli. Quest’anno, per la prima volta, all’interno dello spettacolo dell’Horselyric — da stasera a sabato 6, alle 21, padiglione 7b — sarà presente la Real Escuela Andaluza dell’Arte Ecuestre di Jerez de la Frontera, simbolo indiscusso dell’alta scuola di equitazione mondiale, a passo di «Florilegio»; mentre le note della Carmen di Bizet accompagneranno la doma vaquera di Denis Marquez. E poi c’è l’Arlesiana, uno spettacolo delicatissimo, dove una bimba di 9 anni, Anna Vinuesa, accompagnata dal padre Renaud, danza e corre insieme a 35 cavalli camarguesi. Del resto, il danese Knabstrupper, tra i più bei cavalli esposti in fiera, è uno che con i bambini si è sempre trovato a suo agio: è il prediletto di Pippi Calzelunghe. A proposito, al Villaggio del bambino, è stato allestito un ring per il classico «Battesimo della sella», per mostrare alcuni passaggi fondamentali come il sellaggio, la nutrizione e la pulizia del cavallo. Voglia di gareggiare? Buttarsi non costa nulla, nel 23esimo concorso nazionale Pony, organizzato dalla Federazione italiana sport equestri. Ma i bambini amano le fiabe, e quindi perché non farli viaggiare tra fantasia e manualità, insegnando loro (a questo ci penseranno gli esperti del Gruppo italiano attacchi) come si attaccano i cavalli alle carrozze. Un motivo in più per apprezzare, sabato 6, dalle 10, la tradizionale sfilata di cavalieri e carrozze per le vie del centro di Verona.
Ma non è Fieracavalli senza Jumping. Parliamo di salti e quella di Verona è l’unica tappa italiana indoor dalla Coppa del mondo di salto a ostacoli. Nella Rolex Fei World Cup ci sarà Gianni Govoni, modenese di Carpi, che da ragazzino è andato a scuola dal grande cavaliere Raimondo D’Inzeo, ha girato il mondo insieme a Luciano Pavarotti («Il maestro era un grande appassionatodi cavalli») e domenica gareggerà nel Gran Premio di Verona montando tre cavalli (uno per gara) della scuderia di Alessia Rossi in Crespo, il grande centravanti di Parma, Inter, Milan e di nuovo Parma.
Peppe Aquaro