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 2010  novembre 03 Mercoledì calendario

ORA FRA LE RAGAZZE È PARTITA LA GARA A CHI LA SA PIÙ LUNGA

La mia sola colpa è stata quella di aver mentito sull’età. La colpa di Silvio è quella di fare entrare in casa sua gente che non conosce. Lui è un’istituzione, dovrebbe comportarsi di conseguenza. Casini come Noemi e la D’Addario se li è cercati». E poi: «Ci sono tante oche e ochette che passano da casa sua, che magari lo possono fregare. Ma come si dice: sul marciapiede c’è posto per tutte». Maggiorenne da poche ore, Ruby rubacuori, guidata dal nuovo avvocato Massimo Dinoia, cambia passo.
Ruby smentisce la presenza ad Annozero e regala lezioni di bon ton politico a Silvio e a quelle che l’hanno preceduta. Al rullo dei tamburi si ripresentano le altre. La D’Addario al quotidiano Guardian dichiara: «Tutta questa storia non mi sorprende affatto. Il mio consiglio a Ruby è dire tutta la verità, subito. È stato così anche per me. Questo sistema funziona. A Berlusconi piacciono le donne. Alle donne interessa lavorare in Tv e in politica. La combinazione è assolutamente vincente». Perle di saggezza mediatica e forse un pizzico di invidia per i regali ricevuti da Ruby: 7 mila euro contro i suoi 2mila, e un’Audi R8. «Io non ho mai preso soldi - continua la D’Addario - neanche per le interviste che ho rilasciato, invece qui si scopre che ci sono ragazze che prendono più di una busta, e oltre alle buste ricevono regali: è una differenza abnorme». Noemi si accontenta di aver benedetto la barzelletta del bunga bunga.
Karima El Mahroug, in arte Ruby Rubacuori, di incontri con i pm Pietro Forno e Antonio Sangermano ne ha avuti 23, ma ad Arcore, dice di esserci è stata solo volta, il 14 febbraio, San Valentino. E snocciola i dettagli sul settimanale Oggi. Comincia dall’abito. «Avevo un tailleur pantalone color panna e una camicia con il collo alto, i capelli raccolti “a banana”». È con Priscilla, l’amica immobiliarista, e non conosce la destinazione. Quando è davanti al villone di Arcore strabuzza gli occhi e chiede di chi è. «Del presidente» risponde Priscilla. «M’è preso un colpo - dice Ruby - Io fino a pochi mesi prima dormivo su una panchina a Catania». Berlusconi le accoglie in giacca e golf blu: quel look alla Baglioni che non si toglie di dosso dal terremoto dall’Aquila, l’ideale per una serata “informale”, o per un “emotional rescue”.
Obiettivo relax, o imbrocco, la festa di Palazzo Grazioli raccontata dalla D’Addario, e quella di Ruby ad Arcore hanno scenografie differenti. Tubino nero e trucco leggero per le serate romane. Colori squillanti e patriottici, rosso e verde smeraldo, per le ospiti di Arcore. Tricolore e patriottico anche il menu: pomodori, mozzarella e olive; pasta al pomodoro, pasta al pesto, timballo tricolore; gelato pistacchio, fragola e vaniglia. In Brianza fanno così, o Berlusconi, nelle feste private, si vendica di quel rompiballe di Bossi e tifa tricolore? Come a palazzo Grazioli, grandi sproporzioni di placement. Silvio, Emilio Fede, e il fido Apicella davanti a dieci ragazze (alle amiche Ruby racconta di aver riconosciuto due ministre). Il gioiello, non le farfalline di palazzo Grazioli, ma un cuore, la marca la solita: Damiani. Ruby commenta: «Pensavo si mangiasse meglio». Conferma il San Bitter, “c’est plus facile!”, e la barzelletta del bunga bunga, e offre anche un inedito kitch: una statua di marmo con la faccia di Silvio e il corpo di Superman. Berlusconi la regala 7 mila euro, dice di non volere nulla in cambio: «Non sono un uomo cattivo, non stare sulle tue». Ruby dice di essere rimasta sulle sue. È reduce dalla delusione amorosa con Domenico Rizza. «L’8 gennaio del 2010 abbiamo fatto l’amore per la prima volta. Ero vergine. Dopo qualche giorno mi ha lasciata. Un mese dopo la rottura ho scoperto di essere incinta. Pensai di tenere il bambino ma poi mi convinsi che non era il caso. Abortii. A febbraio a casa del premier? Sì, ero incinta». Grande l’avvocato di Ruby. Una minorenne incinta ad Arcore, questo sì che è un feuilleton. Meglio un presidente arrapato o un presidente bidonato?