Massimo Sideri, Corriere della Sera 03/11/2010, 3 novembre 2010
ULTIMA GUERRA GOOGLE-MICROSOFT LA POSTA IN GIOCO È IL MONOPOLIO
Gmail contro Exchange. Google contro Microsoft. Sembra quasi di avere i biglietti per uno storico match al Madison Square Garden tra il giovane campione del mercato «inventore» del motore di ricerca sul web — classe ’98 — e il vecchio «monopolista» di Windows — classe ’75. E un gancio è finito in faccia anche al dipartimento degli Interni Usa che avrebbe dovuto fare da arbitro. Dal punto di vista tecnico Google ha fatto causa al ministero per «restrizione della concorrenza»: l’accusa è di aver incluso il Microsoft Business Productivity Online Suite come standard nella gara per passare dai 13 sistemi attuali a un unico servizio di posta elettronica per gli 88 mila dipendenti del dipartimento Usa. Una mossa che nella lettura del gruppo guidato da Eric Schmidt li avrebbe «esclusi» dalla competizione favorendo il sistema del concorrente.
Ma la posta in gioco deve andare ben oltre i 59 milioni di dollari in 5 anni della gara se Google si è esposta fino a fare causa, di fatto, all’amministrazione del presidente Obama, di cui Schmidt è amico e sostenitore. La partita riguarda chiaramente tutto il parco email della pubblica amministrazione Usa. Ma a ben vedere gli importi rappresentano comunque peanuts per dei giganti come Google o Microsoft. Il di più che non si vede è la guerra degli standard: ci si batte con il vessillo del mercato, della concorrenza, ma il fine è imporre il proprio per monopolizzare il mercato. Lo ha fatto Microsoft con Windows, Ibm con il personal computer, Apple con iTunes che, al di là di tutto, altro non è che uno standard per pagamenti facili e veloci. Ora per la web mail sta accadendo la stessa cosa: poter esporre un trofeo come quello dei dipartimenti Usa diventa un passaporto da mostrare con orgoglio ai clienti privati. E imporsi. Sotto traccia c’è il tema della sicurezza informatica, lo scudo che si offre contro criminalità organizzata online e cyber war. Google sta vincendo parallelamente la gara dei sistemi operativi per smartphone negli Usa — Android ha superato i concorrenti come Os della Apple. Altra guerra degli standard. Ma secondo un’inchiesta del Wall Street Journal la piattaforma avrebbe diversi bachi che ne renderebbero vulnerabile in particolare propria la posta elettronica. È il mercato, senza esclusione di colpi. Ma chi vince vuole tutto.
Massimo Sideri