Virginie Malingre, Le Monde 1/11/2010, 1 novembre 2010
Project Prevention è un’organizzazione caritatevole che si propone di sterilizzare tossicomani per evitare che mettano al mondo bambini di cui non possono occuparsi
Project Prevention è un’organizzazione caritatevole che si propone di sterilizzare tossicomani per evitare che mettano al mondo bambini di cui non possono occuparsi. In cambio dell’intervento chirurgico offre loro 230 euro. Fondata 13 anni fa, negli Stati Uniti, da Barbara Harris, ha da poco aperto una sede in Inghilterra (grazie a una donazione anomima di 14.400 euro per esportare il progetto). John, 38 anni, di Leicester, dipendente dagli oppiacei da quando ne aveva 12, è il primo ad aver accettato: «Già non riesco a badare a me stesso, figuriamoci con un bambino. E poi l’aspetto economico mi ha convinto». Contro questa iniziativa si sono scagliate associazioni mediche che trovano l’iniziativa eticamente inaccettabile. Barbara Harris, della Caroline del Nord, madre di 10 bambini, di cui quattro adottati da una tossica di crack a Los Angeles, ha contato, dal 1997, 3.500 persone, tra drogati e alcolisti, che hanno accettato la sua proposta: «Le ultime 20 madri che lo hanno fatto, erano rimaste incinta, tra tutte, 121 volte e 78 di questi bambini sono stati piazzati in case famiglia. Questi sono neonati particolari, impegnativi, nascono con grossi handicap dovuti alla dipendenza, dormono poco, tremano, non mangiano e poi hanno bisogno di cure maggiori durante la scolarizzazione per aver poi una vita stabile». In Inghilterra si contano ogni anno 1.200 neonati con i sintomi della dipendenza. Virginie Malingre, Le Monde 1/11/2010