Silvia Bombino, Vanity Fair n.44 del 10/11/2010, 10 novembre 2010
Sono favorevoli alla legalizzazione della marijuana in California: il miliardario George Soros (che ha donato un milione agli anti-proibizionisti); i fondatori di Facebook, Sean Parker e Dustin Moskowitz (che ne hanno dati 170 mila); Obama, ex fumatore di spinelli, come da lui ammesso; Arnorld Schwarzenegger e l’attore Danny Glover
Sono favorevoli alla legalizzazione della marijuana in California: il miliardario George Soros (che ha donato un milione agli anti-proibizionisti); i fondatori di Facebook, Sean Parker e Dustin Moskowitz (che ne hanno dati 170 mila); Obama, ex fumatore di spinelli, come da lui ammesso; Arnorld Schwarzenegger e l’attore Danny Glover. In passato in favore della legalizzazione si erano espressi anche: Johnny Depp («Preferirei che miei figli, un giorno, acquistassero la marijuana da me, anziché in strada»); Kristeen Dunst («Il mondo sarebbe un posto migliore se tutti fumassero»); Megan Fox («Spero che la legalizzino un giorno: quando succederà, sarò la prima persona in coda per comprare un pacchetto di canne»); Morgan Freeman («Non lascerò mai la marijuana. Nella Bibbia, Mosè vede un cespuglio che brucia e non si consuma: un riferimento ai benefici spirituali dell’erba»); Lady Gaga («Alcuni trovano ispirazione in zone oscure. Anch’io. Ma tutte le volte che ho fumato marijuana, stavo facendo musica. Non mi sono mai drogata per niente»); Anjelica Huston («Le droghe sono divertenti. È questo che rende stupide le campagne antidroga: non lo ammettono»); Stephen King («La marijuana non dovrebbe essere solo legale, dovrebbe essere un lavoro a domicilio. Sarebbe meraviglioso per lo Stato del Maine. Ci sono piante che crescerebbero benissimo in casa»); Oliver Stone («Se non fosse stato per la marijuana e per i miei fratelli neri in Vietnam, non credo che sarei vivo oggi. L’erba vietnamita è una delle più potenti: fumandola ho capito che la vita è sacra»); Myke Tyson («Tupac ha sempre voluto che fumassi che lui, e non l’ho mai fatto. È il mio rimpianto più grosso rimpianto»); Jennifer Aniston («Non direi che sono una “fattona”. Ogni tanto mi faccio una canna. Basta avere moderazione»)