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 2010  novembre 02 Martedì calendario

DA PORTABORSE A COMPLICE DEI NARCOS LA DOPPIA VITA DELLA "PASIONARIA" DI FI - BOLOGNA

La foto dopo l´arresto è di una donna dal volto sciupato, che dimostra più dei suoi 32 anni. La foto su Facebook è ancora quella sorridente di una volta, prima del fermo del luglio scorso per traffico di stupefacenti e riporta agli anni in cui piena di grinta correva per farsi largo tra i giovani di Forza Italia. Perla Genovesi uno e due, da assistente parlamentare a narcotrafficante. La prima Perla si era lanciata in politica una decina di anni fa a Parma, sua città natale. Venne candidata nelle liste di Forza Italia per competizioni elettorali non proprio di alto livello: in un quartiere della prima periferia, il Pablo, corse per la presidenza ma riuscì solo a diventare consigliere. Nel giugno 2004 scrisse su un blog che il quartiere Pablo era infestato di droga e le mamme si lamentavano del degrado. Altra sfida in provincia, alle comunali di Fidenza, dove ottenne la bellezza di quattro voti. In quel periodo, tra cene con il sindaco di centrodestra e feste di partito, riuscì a entrare come collaboratrice di Forza Italia in Regione. Di Parma è anche l´attuale capogruppo pdl alla Regione Emilia-Romagna, Luigi Villani. Perla ne ha parlato con i magistrati di Palermo, ha detto che lei faceva parte del suo entourage. Villani si ricorda: «Nel 2001 è stata qualche mese a lavorare al gruppo in Regione, poi è andata a Roma e non ne ho più saputo niente. Si vede che oggi è di moda parlare di festini con le escort».
Villani liquida così l´ex collaboratrice, che a Roma qualche tempo dopo raggiunse l´apice della carriera: nel 2005 diventò assistente del senatore di Forza Italia Enrico Pianetta, ora deputato, quando era presidente della Commissione per la promozione dei diritti umani. Lei l´accompagnò anche in Brasile per incontrare sotto il Cristo del Corcovado esponenti locali di Forza Italia. Poi comincia la storia della seconda Perla, che tre anni fa ebbe già un guaio, quando venne fermata a Roma con altri due spacciatori e non finì in carcere, ma agli arresti a casa perché incinta. Il 19 luglio scorso, i carabinieri di Palermo l´hanno arrestata per un traffico internazionale di droga dal Sudamerica. Il capo, Paolo Messina, ha parenti legati alla cosca di Messina Denaro e casa a Imola: l´ex consigliere di quartiere e il narcotrafficante si erano conosciuti in una discoteca emiliana.