Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  ottobre 31 Domenica calendario

E IN FRANCIA SARKÒ CACCIA GLI UMORISTI - PARIGI - I

comici francesi sono in rivolta. Non faranno una manifestazione come in America, ma ormai potrebbero creare un club degli epurati. L´ultimo, Gérald Dahan, è stato licenziato giovedì dal servizio pubblico per una battuta sgradita al ministro della Giustizia, Michéle Alliot-Marie. Aveva paragonato al film «Il Padrino» le manovre del Guardasigilli per mettere a tacere i pm che si occupano dell´affaire Bettencourt.
La satira politica ha una lunga tradizione in Francia, in particolare alla radio. Circa 6 milioni di persone ascoltano ogni mattina le trasmissioni di informazione alle quali partecipano anche molti umoristi. Il direttore di France Inter Philippe Val viene dalla rivista satirica Charlie Hebdo, ma ha evidentemente cambiato idea sulla parodia politica. Pochi mesi prima di aver licenziato Dahan, aveva cacciato altri due popolari comici, Stéphane Guillon e Didier Porte. «J´encule Sarkozy» era stata una delle battute in diretta di Porte, non proprio raffinato. Guillon aveva invece ripetutamente scherzato sulla statura del capo dello Stato e sulle scarse doti canore della première dame. Quando il socialista Dominique Strauss-Khan era stato ospite alla radio, il comico aveva avvertito le giornaliste di non mettere vestiti corti e chiesto telecamere sotto ai tavoli: un modo di ironizzare sulle accuse di molestie sessuali al direttore dell´Fmi.
Molti ascoltatori di France Inter hanno protestato per quella che ritengono una censura del governo, e in particolare del presidente. «Sarkozy non sopporta la satira», ha commentato il neo-epurato Dahan. Sotto Luigi XIV, il buffone di corte L´Angely fu espulso per troppa irriverenza. La storia non è mai davvero nuova.