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 2010  novembre 02 Martedì calendario

LITIGI, RICATTI E AMBIZIONI IL GRANDE FREDDO DELLA LEGA NORD

Risolvere la grana dei secessionisti di “Terra Insubre” e cominciare a costruire basi solide per piazzare in politica il secondogenito Roberto Libertà (magari, perché no, proprio a Milano).
Altro che Ruby: in casa Bossi si corre ai ripari per risolvere i problemi interni che non mancano. Per prima cosa Manuela Marrone (moglie del Senatùr) ha costituito un “cerchio magico” con finalità politiche, a sostegno del marito, ma anche per salvare il partito dalle divisioni interne. Nello scudo oltre alla moglie ci starebbero Rosy Mauro (vicepresidente del Senato), Marco Reguzzoni (capogruppo alla Camera), Federico Bricolo (capogruppo al Senato) e Francesco Belsito (sottosegretario alla Semplificazione) ma soprattutto amico di Renzo Bossi. L’obiettivo è mettere a tacere quelle voci secondo cui anche per il partito “granitico, monolitico e compatto” si starebbe avvicinando l’ora delle divisioni; così come accaduto nel Pdl anche per la Lega potrebbe iniziare a spirare il vento della resa dei conti tra colonnelli e “non” anche se a differenza di quanto avvenuto tra Berlusconi e Fini i panni sporchi nella Lega si continueranno a lavare in famiglia o al massimo nelle segrete stanze in via Bellerio.
Partiamo quindi dal primo traguardo: quello del rinnovo del segretario nazionale (incarico oggi ricoperto da Giancarlo Giorgetti) previsto durante il congresso lombardo in programma, presumibilmente, l’estate prossima. Come sempre i movimenti leghisti avvengono sull’asse Varese-Bergamo.
La faida
Giorgetto-Reguzzoni
L’UNA, terra originaria dove nel 1984 nasce ufficialmente la Lega lombarda, l’altra patria della storica adunata di Pontida, culla di pochi colonnelli ma in compenso di tanti sindaci. A Varese si decide il potere che conta, si dividonolepoltrone,maproprioinquesta città si sta consumando un vero braccio di ferro. Per spiegare il caso Varese bisogna però trasferirsi a Bergamo e fare un passo indietro proprio all’adunata verde del 20 giungo scorso. Tra fango e pioggia dal grande palco lo stesso Bossi aveva urlato: “Ci sono ancora quegli squallidi personaggi lì, fanno un giornale, hanno un’associazioneculturale.Inrealtàcercano continuamente di entrare nella Lega e infrangere la Lega”. A chi si riferiva Bossi? Secondo voci internealpartito,aquellapartedi federali iscritti all’associazione “Terra Insubre” fondata da Andrea Mascetti (classe 1971) e che oggi riunisce 2.500 iscritti cultori della storia e dell’archeologia celtica.Trailorosostenitoricisonoil deputato Giancarlo Giorgetti (segretario nazionale “in scadenza” nel 2011) e il ministro Roberto Maroni che all’indomani di Pontida era intervenuto difendendo “quel gruppo che fa cultura e che non crea problemi negli equilibri del partito. Sono dei bravi ragazzi”.Alloratorniamoaibraviragazzi e all’avvocato Mascetti (ex rautiano)moltoconosciutoaVarese: da difensore civico fu anche portaborse del presidente del consiglio regionale lombardo, il leghista Attilio Fontana (oggi sindaco di Varese, ndr). AlcuniannifaMascettifondò il circolo culturale Aldebaran che poi si tramutò, appunto, in associazione culturale “Terra Insubre” – con sede a Biumo – che pubblica un’omonima rivista interamente dedicata agli antenaticelti.Sullacartaappassionati di simboli solari della Croce celtica e del Sole delle Alpi con alcuni particolari però : il proprio logo condiviso con le nuove estreme destre europee e il sogno di una sorta di terra “promessa” chiamata Insubria (che proprio non piace a Bossi) – concorrente della Padania – che comprenderebbe Lombardia occidentale,Piemonteorientaleela Svizzera italiana.
Ma tutto ciò cosa c’entra con la Lega irrequieta?
Punto primo: Bossi ha scomunicatoMascetti(sospesoper6mesi dal consiglio federale) mentre unapartedelpartitovorrebbeaddirittura espellere tutti i leghisti simpatizzantieiscrittiaquestaassociazione. Ma c’è anche altro visto che tra Andrea Mascetti e il capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni(cheibeninformatidicono pronto a scalzare Giorgetti) non corre buon sangue. Saranno pure voci ma di fatto all’interno della Lega si cerca di non fare trapelare nulla per evitare di destabilizzare la base dei militanti molto sensibili alla beghe interne e la vicenda “Terra Insubre” non sarebbe solo un incidente di percorso visto che le cronache raccontano come, oltre ai pesanti commenti negativi fatti da Bossi a Pontida, e nonostante la difesa fatta da Roberto Maroni, fosse anche seguito uno scontro tra il segretario provinciale Stefano Candiani (sindaco di Tradate, famoso per il documento per la salvaguardia della razza europea) e lo stesso Reguzzoni che oggi però sembraessere l’uomo chiave. Da deputato a capogruppo alla Camera (potendo contare sull’appoggio della vicepresidente al Senato, Rosy Mauro si è sostituito al neopresidente del Piemonte Roberto Cota) pare però che sia stato abile anche nel soffiare il posto al bergamasco Giacomo Stucchi: un super protetto nell’area bergamasca di Roberto Calderolicheper difenderloavrebbe addirittura fatto un documento (patto) interno con alcuni parlamentaricheperònonhaavutoseguito. Tutto ciò depone quindi a favore della teoria che la nomina di Reguzzoni (fortemente sponsorizzata da Manuela Marrone) sia stata fatta proprio per tenere a freno i colonnelli (compreso il bergamasco Roberto Castelli).
L’anno prossimo
ci sarà il congresso
RICAPITOLANDO: oggi ReguzzoniintendescalzareGiorgetti appoggiato però da Roberto Maroniedallaloropartecistanno anche il presidente della provincia e sindaco di Varese rispettivamente Dario Galli e Attilio Fontana. Il giro di boa come dicevamo sarà il congresso lombardo dell’anno prossimo: quattro anni fa, fu Bossi ad imporre nuovamente Giorgetti come segretario (anche se ci fu comunque un acceso confronto con Matteo Salvini) così oggi a Reguzzoni serve la benedizione del Capo. Come? Con la carta jolly: l’ingresso in politica di Roberto Libertà perché questavoltanonsarebbeunapasseggiata come avvenuto per Renzo. Per questo servono uomini giusti, affidabili e fedeli alla Padania non all’Insubria.