Corriere.it 24/10/2010, 24 ottobre 2010
Traditori italiani in aumento, secondo l’Associazione avvocati matrimonialisti italiani (Ami). Ha avuto almeno una scappatella il 55% dei mariti e il 45% delle mogli
Traditori italiani in aumento, secondo l’Associazione avvocati matrimonialisti italiani (Ami). Ha avuto almeno una scappatella il 55% dei mariti e il 45% delle mogli. La città dove si tradisce di più è Milano (55%), seguita a breve distanza da Roma. In aumento anche la percentuale dei «traditori seriali» che utilizzano i social network. Sei fedifraghi su dieci hanno tradito sul luogo di lavoro, approfittando della pausa pranzo. Nel 70% dei casi si tratta di scappatelle, nel restante 30% di relazioni stabili. Età media del traditore: 44 anni. Ma i più inclini a trovarsi una distrazione sono i maschi cinquantenni. Cresce il numere delle donne di una certa età che si mettono con uomini più giovani. Nel 50% dei casi l’infedeltà viene scoperta curiosando sul cellulare del coniuge, nel 20% entrando furtivamente nella posta elettronica, nel 20% attraverso telecamere nascoste o cimici. Soltanto nel 10% dei casi la scoperta avviene attraverso lettere anonime, investigazioni o confessione del traditore. Il 7% degli uomini tradisce con un partner dello stesso sesso, contro il 4% delle donne. Gli uomini trovano l’amante tra le amiche o le conoscenti delle proprie mogli, mentre le donne guardano ai colleghi di lavoro, al personal trainer, al maestro di sci e a quello di ballo. La metà delle persone che scopre di essere stato tradito tollera le corna.