SERENA GASPARONI, la Repubblica 1/11/2010, 1 novembre 2010
FURTI AL SUPERMARKET C´È L´ANTITACCHEGGIO PER CARNE E SALAME - TREVISO
Sistemi antitaccheggio sulle vaschette di prosciutto. E anche su carne, formaggio e pane: beni freschi e di prima necessità. L´iniziativa prende piede in alcuni supermercati della Penisola per fronteggiare l´emergenza furti, ultimo della serie un "Despar" di Treviso, località Borgo Cavalli.
Un tempo la tecnologia antifurto serviva a proteggere merci di lusso: nel mirino dei taccheggiatori finivano creme e profumi, prodotti costosi che facevano gola alle ragazzine e agli stranieri, pronti a rivenderli per strada e a intascare qualche soldo. Farà sorridere, forse amaramente, ma oggi il vero lusso è diventato il prosciutto in tavola.
Telecamere e personale di sorveglianza non bastano più ad arginare il problema: molti esercizi hanno deciso di applicare la "pulce" antitaccheggio anche sui beni deperibili, per evitare che qualcuno possa trafugare la merce e passare dritto alle casse impunemente.
«Facciamo inventari regolari per famiglie di prodotto. Confrontando le merci entrate e quelle uscite, nell´ultimo anno abbiamo rilevato un aumento in costante crescita di prodotti rubati», dicono dalla direzione del punto vendita della catena Despar a Treviso. Autori dei furti sono, in molti casi, pensionati trevigiani. «Non riescono ad arrivare a fine mese con la pensione – insistono alla Despar - e rubano di preferenza pane, latte, formaggio». Rispetto a 4 anni fa il numero di anziani responsabili di furti sarebbe aumentato del 40%. Pensionati che rubano non per profitto, ma per mangiare.
Peraltro, in molti casi, il sistema antitaccheggio neanche si vede (come capita invece per l´abbigliamento). Una ditta di Assiago propone ai negozi, ad esempio, "anti-furti" invisibili. Si tratta di etichette sistemate direttamente dentro la vaschetta che contiene la carne, il formaggio o il prosciutto, e che suonano all´uscita del negozio se il prodotto non è stato pagato.