Mariolina Iossa, Corriere della Sera 01/11/2010, 1 novembre 2010
IL GELATAIO, LO STALLIERE E L’ALBERGATORE. I NEO MILIONARI DEL SUPERENALOTTO — È
caccia ai settanta vincitori del jackpot multimilionario del Superenalotto, 177 milioni e settecentomila euro, il più alto di sempre in Italia. Settanta vincitori da due milioni e mezzo di euro a testa, che sabato sera, giocando un sistemone a caratura chiamato «La mamma», hanno azzeccato i sei numeri dell’estrazione super fortunata. Settanta baciati dalla dea bendata che sono sparsi in giro un po’ per l’Italia, da Nord a Sud, sebbene il gruppo più nutrito di nuovi milionari, quelli che intascheranno unterzo del montepremi, sta nel Lazio, che ha fatto la parte del leone con 34 quote vincenti, quasi la metà, 25 delle quali vinte tutte e Sperlonga, in provincia di Latina.
Lì, tra di loro, i vincitori si conoscono tutti. E qualcuno lo ha ammesso candidamente anche ai giornalisti. A Sperlonga ieri notte hanno festeggiato, è stato tutto un brindare fino alle luci dell’alba al civico 3 di viale Cristoforo Colombo, dove si trova la ricevitoria in cui è stato centrato il 6. La tabaccheria è di proprietà di Francesco Ilario, che ieri mattina, nonostante la notte di festa, ha alzato le saracinesche del suo negozio per una nuova giornata di lavoro continuando però a brindare con alcuni concittadini. «So chi sono i vincitori, li conosco bene — ha detto Ilario — ed è tutta gente che se lo merita».
Non solo Ilario, in paese tutti sanno chi sono i venticinque fortunati: uno di questi è Erasmo, albergatore, che non fa salti dalla gioia perché, dice «siamo commercianti e queste non sono cifre da capogiro». Sorride invece Vincenzo, ex idraulico e ora titolare di un ricovero per cavalli. Ci sono anche un campeggiatore, titolari di pizzerie, gelaterie, pescherie, ma anche operai e camerieri.
«Ho comprato questo sistema sulla bacheca della Sisal. Mi ha attirato il nome, "Mamma" e i numeri giocati. E ora a Sperlonga ci sono 25 persone milionarie», racconta ancora Francesco Ilario, gestore della fortunata ricevitoria. Non c’è stata infatti alcuna vincita on line, come era stato detto in un primo momento. Il sistema da 1.680 euro suddiviso in 70 quote che ieri ha fatto crollare il jackpot, è stato prelevato dai ricevitori sulla bacheca dei sistemi di Sisal, attraverso un canale web dedicato esclusivamente a loro, a cui soltanto i ricevitori possono accedere con username e password. Il sistema è stato poi stampato nelle 70 quote che hanno determinato le vincite e rivenduto ai giocatori nelle ricevitorie.
Cosa differente è invece il Superenalotto online, modalità attraverso la quale è possibile fare giocate senza andare in ricevitoria. Non è però possibile acquistare on line sistemi a caratura, solo schedine semplici mentre per questi sistemi occorre per forza giocare in ricevitoria perché sono sistemi creati apposta da persone private. Il sistema che ha consentito questa vincita a pioggia e quindi una più giusta distribuzione di un bottino così ricco, è stato inventato a Colico, un paese di 5 mila abitanti in provincia di Lecco, da Lorenzo Betti, titolare di una ricevitoria.
I l Codacons ha e s press o soddisfazione per una vincita parcellizzata, una vincita ben diversa da quella dello scorso anno a Bagnone (Massa Carrara), che ha portato nelle tasche di un solo vincitore di una schedina da due euro l’incredibile cifra di 147 milioni e 800 mila euro. «Ma adesso bisogna comunque porre un tetto al jackpot e spalmare il di più sui premi minori — ha detto il presidente del Codacons Carlo Rienzi —. Questo limiterebbe il rischio di gioco patologico senza portare alcun danno all’erario».
Da domani il jackpot riparte già ultramilionario; il Superenalotto continua a infatti a proporre uno dei montepremi più alti al mondo. Per il prossimo concorso metterà in palio un primo premio da 45 milioni e 500 mila euro grazie al cosiddetto jackpot di ripartenza.
Mariolina Iossa