Maria Celeste Crucillà, Oggi, n. 44, 3 novembre 2010, pag. 44, 3 novembre 2010
PER SEDURRE UN UOMO IMPARATE A FARE LE GEISHE
La seduzione? Eccola qui davanti a me, seduta sul divano maculato della sua grande casa luminosa. È un concentrato di fascino questa splendida «ragazza» di 52 anni in tenuta da ginnastica e senza un filo di trucco. Non a caso Lory Del Santo è autrice e conduttrice di Missione: seduzione, un corso accelerato di fascino e autostima in onda su Lei (canale 125 di Sky) per dieci puntate ogni martedì alle 21.00 a partire dal 9 novembre.
«È dall’età di 18 anni che sono una predatrice, che ho fatto della conquista maschile un’arte», dice Lory, che nel 2006 ha scritto un libro di successo: Piacere è una sfida, pensieri e ricordi sulla sua vita di playgirl, «e adesso voglio condividere le mie tecniche d’attacco con le altre donne.
Nessun uomo è inespugnabile, nessuna donna, anche se bruttina, deve darsi vinta: con sapienza e astuzia ce la può fare».
Il programma si svolge così: fra le telespettatrici viene scelta ogni settimana una donna di età fra i 25 e i 50 anni, che non ha successo in amore.
Le si procurano, in momenti diversi, tre appuntamenti in un bar con altrettanti uomini, ripresi da una telecamera nascosta. Poi Lory studia il comportamento della donna e chiede agli uomini le loro impressioni sull’incontro.
Quindi inizia il percorso di «terapia». Lory, affiancata da tre aitanti giovanotti, i suoi Angels, dà consigli di comportamento seduttivo alla donna e la mette in contatto con esperti che le insegnano come valorizzare la sua femminilità.
La donna dovrà anche affrontare prove di coraggio per sbloccarsi: per esempio chi ha paura del vuoto riceve le lezioni in un circo, chi si sente troppo mascolina va a vedere come un transessuale, dunque un uomo vero, possa trasformarsi nella più femminile delle donne. E così via.
Dopo una settimana di training, filmato e presentato in sintesi la puntata successiva, la donna tornerà in trasmissione, trasformata (si spera) e dovrà affrontare in diretta una prova finale (segreta).
«Sono davvero felice di poter trasmettere la mia esperienza di conquistatrice», dice Lory che nel suo affollato carnet annovera prede che vanno dal miliardario saudita Adnan Kashoggi a Dodi Al Fayed, perito nell’incidente automobilistico con Lady Diana, al campione di tennis olandese Richard Krajicek. Dal grande chitarrista Eric Clapton al Beatles George Harrison. Oggi Lory è fidanzata con uno schianto di ragazzo, Rocco Pietrantonio, 28 anni, protagonista a dicembre di Saturday night live, su Italia 1. Dei due il più geloso e possessivo è lui.
Certo, lei è partita avvantaggiata, Lory. Con quel fisico che si ritrova…
«Ma senza strategia il fisico non basta. Ci vogliono pazienza, umiltà, applicazione. Quando me ne sono andata da Verona a Roma per cercare di sfondare nel mondo dello spettacolo avevo 18 anni, il diploma di Maturità scientifica e neanche il becco di un quattrino».
Come si muoveva nella capitale senza soldi?
«Frequentavo i ristoranti dove s’incontrano registi, autori, produttori. Entravo e andavo su e giù dal bagno».
Come, su e giù dal bagno?
«Per farmi notare. Mi mettevo il mio abito da battaglia, tubino nero a sottoveste, tacchi alti e un golfino da far scivolare sapientemente giù da una spalla. Perché le spalle sono il mio pezzo forte».
Solo le spalle?
«Anche le caviglie. Andando su e giù dal bagno sono stata notata da Renzo Arbore e Luciano De Crescenzo che conducevano il programma Tagli, ritagli e frattaglie e mi hanno ingaggiata come sexy archivista svampita. La tecnica del bagno l’ho usata anche all’estero».
Dove?
«Nei grandi alberghi della Costa Azzurra. Il problema era entrare dribblando il portiere. Poi era fatta».
Una bella faccia tosta!
«Sì, ma che paura di essere buttata fuori! Vorrei puntualizzare: io non ero a caccia dell’uomo per una notte. Facevo pubbliche relazioni su me stessa, cercavo chi mi potesse aiutare nella carriera».
Un incontro particolarmente sgradevole?
«Nel 1979, con un celebre regista, non lo nomino, che ha fatto anche film negli Stati Uniti con attori americani. Gli portai in ufficio il mio book, lui lo sfogliò senza promettermi nulla, poi scomparve in un’altra stanza. Mi chiamò. Era disteso sul letto con solo un tanga rosso quasi invisibile per la sua pancia debordante».
Lei scappò?
«Ahimè no, non scappai. Temevo che averlo contro sarebbe stata la fine».
E allora?
«Riuscii a cavarmela con qualche bacio e qualche coccola. Ma che umiliazione! Per emergere ho dovuto adattarmi a un mondo anche orrendo cercando di tenere la mente libera e non perdere l’ottimismo. Il mio motto era: non litigare e dimenticare le cose brutte».
Ma mica possiamo dare questi consigli alle donne!
«Certo che no, a loro diamo consigli di strategie vincenti per l’uomo che desiderano».
Per esempio?
«Stare ad ascoltarlo con interesse, farlo sentire al centro del mondo. Oggi le donne sono troppo egocentriche. Non si ha idea di quanti uomini potenti mollino amanti bellissime per collaboratrici scialbe che però sanno circondarli di attenzioni».
Come ci si veste e trucca al primo appuntamento?
«Niente di vistoso. L’ideale è un abito al ginocchio che però sedendosi sale. Niente collo coperto: indica chiusura all’altro. Niente giarrettiere: sono imbarazzanti, sanno di finale scontato. Meglio le calze autoreggenti. Niente profumo sulla pelle, solo sui vestiti, affinchè lui non senta sapore di alcol se si lancia in un bacio. Truccare bene invece gli occhi. Al ristorante, scegliere un locale con luci morbide. Non fare domande tipo: sei sposato, sei fidanzato? Bisogna dare l’impressione che il passato non conti: importa solo il presente con lui. Ma soprattutto bisogna calarsi nella mente di una geisha e valorizzare al massimo l’uomo con attenzioni, commenti, sguardi. Nessun uomo resiste a questo».
Una sua definizione di seduzione.
«E’ un’arte magica. Ma per conquistare un altro bisogna innanzitutto conquistare se stesse. Impegnandosi in un processo di autostima per arrivare a credere nella propria forza di persuasione».