a. s., Il Sole 24 Ore 28/10/2010, 28 ottobre 2010
LE ANIME MORTE DI PUTIN
Gogol è immortale, ne abbiamo avuto un’ulteriore prova in questi giorni. Per due settimane 650mila studenti hanno percorso le strade della Russia per contare i suoi abitanti: una popolazione in calo, si stimano 142 milioni di persone che in pochi anni potrebbero ridursi a meno di 120. La Russia perde la sua forza malgrado i sussidi alle famiglie, i programmi educativi, gli sforzi del governo. L’esito del censimento 2010 non può deludere. Le autorità locali non intendono sfigurare. Così sulla raccolta dei dati si è allungata l’ombra delle frodi escogitate per disinnescare la minaccia demografica. Liste di nomi da aggiungere, moduli bianchi da compilare, intimidazioni... Il sospetto emerge dai forum e dai blog dei funzionari responsabili per la raccolta dati: ragazzi che, come il Cicikov di Gogol, hanno accumulato nomi inesistenti per far numero. Costretti dal timore di non ricevere una paga già bassa, se le cifre non sono adeguate. «Dovrò fare la parte di Dio - confessa uno studente su internet - inventarmi della gente e metterla negli appartamenti». Quei nomi, anime morte di una Russia immutabile.