Mattia Feltri, La Stampa 28/10/2010, 28 ottobre 2010
L’OROLOGIO DONATO DA SILVIO A BLAIR SVENDUTO SU EBAY
Cherie Blair si era già venduta l’autografo del marito per dieci sterline e adesso, su eBay, è riuscita a sbolognare (a 98 sterline) uno dei diciotto orologi che il marito lasciò a Downing Street (per poi riscattarli) insieme con la carica di primo ministro. Di questi diciotto orologi, sedici erano regali di Silvio Berlusconi fra cui, dunque, anche questo Locman, bruttino, che nuovo di zecca, e senza implicazioni feticistiche, varrebbe forse il triplo. Ma quale mania abbia spinto il nostro premier a ricoprire d’orologi il collega inglese è questione che si risolve con la cronaca. E lì c’è sempre Berlusconi che passeggia per strada, attorniato di fan, e si imbatte nel solito questuante disgraziatissimo; è allora che, con gesto plateale, si sfila il gioiello (pezzo unico, assicura: ce l’hanno soltanto lui, Fedele Confalonieri e Gianni Letta) e lo regala al tapino. A fine giornata, i pezzi unici distribuiti sono in media una decina.
Altro che farfalline e collanine e bigiotteria, non c’è occasione conviviale da cui Berlusconi non se ne esca estraendo dalla tasca di Eta-Beta orologi a manciate, Piaget d’acciaio ai parlamentari più assidui, lo stesso Piaget da diecimila euro a José Maria Aznar, Vladimir Putin e George Bush (che si beccò anche un Franck Muller in oro da undicimila dollari), un pataccone griffato Milan a Fausto Bertinotti prima di un Porta a Porta, un Cartier da 12 mila euro al figlio di Erdogan, Omega ai direttori, Blancpain ai ministri. Ora gli è presa una passionaccia per i Locman, li diffonde come fossero volantini, gli amici e i vassali andavano in ospedale a omaggiarlo, dopo la collisione con la miniatura del Duomo, e lui li ricambiava con il Locman con sopra scritto “meno male che Silvio c’è”. «Si serve di alcune belle pupe per regalare orologi a tutti i leader», scrisse nelle memorie Alastair Campbell, portavoce di Downing Street, dopo il vertice Nato di Pratica di Mare (2002). E Sandro Bondi impallidì davanti a un Cartier, allungatogli dal prestigioso amico, «così bello che non lo indosso mai».
Una volta Newsweek edizione russa svelò che Berlusconi portava al polso un Vacheron Costatin da 414 mila euro. La valutazione suscitò l’ironia di Romano Prodi e Berlusconi si offese moltissimo: «Io porto lo stesso orologio da quattordici anni», disse. Si trattava di un Nileg (marca scomparsa) regalato da Silvio al babbo Luigi e da questi restituito al figlio prima di morire. Fatto sta che qualche volta il premier deroga. Un pomeriggio, a Bruxelles, esibì un orologio con effigie di Barack Obama sul quadrante colorato di stelle e strisce. Ma è sua cura non soltanto spargere orologi alle cene natalizie, ai pranzi pasquali, ai matrimoni e alle comunioni, ma anche dotare i candidati alle Politiche di orologi al quarzo con tricolore forzitaliano. E davanti a una generosità così sparsa e diffusa, il leader dei giovani forzisti, Simone Baldelli, un giorno innalzò la (ironica) supplica: «Silvio! A noi ragazzi regala uno Swatch...».