Varie, 26 ottobre 2010
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Rubio Marco
• Miami (Stati Uniti) 28 maggio 1971. Politico. Ultraconservatore (Tea Party) • «[...] Avvocato di origine cubana, perfettamente bilingue, famiglia cattolica di umili origini scappata dal regime di Fidel Castro, sposato con un’ex cheerleader, quattro figli, Rubio fu eletto deputato statale nel 2000 e diventò presidente della Camera della Florida nel 2006. Prima ancora della nascita dei Tea Party, aveva capito l’importanza di instaurare un rapporto diretto con la gente. Tutte le sue proposte di legge sono scaturite da conversazioni con comuni cittadini e sono state raccolte nel libro “100 innovative ideas for Florida’s future”. Rubio rappresenta in Florida anche il futuro della comunità cubana conservatrice, la cui foga anticastrista sta agendo sempre meno da collante con l’invecchiamento degli esiliati. Rubio usa Twitter, ascolta il rap di Snoop Dogg, e al tempo stesso sposa i valori conservatori della comunità. Lo adorano gli ideologi della destra repubblicana, Karl Rove, Rush Limbaugh, George Will, Sarah Palin, al punto da considerarlo il potenziale nuovo leader. “Se c’è un futuro per il partito repubblicano - ha detto l’ex candidato alla presidenza Mike Huckabee - è Marco Rubio: è il nostro Obama”» (Daniela Roveda, Il Sole 24 Ore 6/2/2010) • «[...] sembra così giovane che, quando era già un deputato del Congresso della Florida, venne confuso con il ragazzo di bottega: “Va’ a farmi queste fotocopie” gli dissero. Su Twitter, che ama usare anche più delle conferenze stampa, parla non solo di politica ma anche di quanto ci mette sua moglie a prepararsi per uscire a cena e dei testi di Snoop Dogg, il rapper che è tra i suoi cantanti preferiti. Quando si è posto il problema di raccogliere fondi per la sua campagna elettorale, ha quindi citato la canzone Gin and juice (Gin e succo di frutta): “La mia mente rivolta ai miei soldi e i miei soldi nella mia mente”. Con i soldi la nuova star del Partito repubblicano, Marco Rubio, secondo alcuni è un po’ troppo disinvolto. Da presidente del Congresso della Florida è stato criticato per avere speso centinaia di migliaia di dollari per costruire un ristorante riservato ai deputati. [...] A lui ha dedicato la copertina il settimanale National Review con lo strillo: “Yes, he can” [...] viene [...] paragonato a Obama, per la sua capacità di mescolare i temi della sua autobiografia ai valori conservatori in cui si riconosce. Come racconta spesso, suo padre è emigrato da Cuba e ha lavorato come barista 16 ore al giorno fino a 70 anni per allevare i suoi quattro figli. La madre prima puliva le camere d’albergo e poi ha fatto la cassiera ai grandi magazzini Kmart. Ma, nonostante le difficoltà che li hanno portati da Miami a Las Vegas prima di tornare in Florida, i Rubio non hanno mai perso la fiducia nel sogno americano: “Ricorderò sempre mio nonno quando mi ripeteva che questo è l’unico paese al mondo dove il tuo futuro non è determinato dal posto dove sei nato” racconta Rubio, che è riuscito a laurearsi in legge con una borsa di studio legata al football (giocava in difesa) e a guadagnare circa 300 mila dollari l’anno con il suo studio legale. [...]» (Marco De Martino, “Panorama” 11/3/2010).