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 2010  ottobre 26 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "FARANDA, ADRIANA"


Ricerca fatta con "Faranda"

MORUCCI Valerio. Terrorista. Ex capo delle Brigate Rosse. […] «Durante i cinquantacinque giorni del sequestro di Aldo Moro, Valerio Morucci e la sua compagna Adriana Faranda sono stati i telefonisti delle Br e i postini delle tante lettere scritte dal presidente dc. Sono stati anche gli unici che hanno tentato sino alla fine di far rinviare l’uccisione dello statista loro prigioniero [...] ”il 29 marzo, durante uno dei periodici appuntamenti per le strade di Roma, fissati ogni due o tre giorni, Moretti ci consegnò la prima lettera per Nicola Rana, che ne conteneva anche una per Eleonora Moro. Da quel momento Adriana Faranda e io diventammo postini quasi a tempo pieno [...] Adriana ed io davamo molta importanza a quei messaggi, sia perché erano del prigioniero alla famiglia, sia perché, a nostro avviso, rappresentavano lo strumento migliore per sbloccare la vicenda. Abbiamo sempre tentato di tutto per farle arrivare ai destinatari. Dopo averle nascoste rimanevamo in zona per vedere chi arrivava a prendere in consegna il plico. Un comportamento un po’ da matti, assai rischioso [...] La comunicazione: ”L’esecutivo ha deciso, bisogna ucciderlo’, mi venne fatta da Moretti il 4 maggio, durante uno dei nostri abituali incontri per la strada. Eravamo a piazza Barberini, alla fontana all’inizio di via Veneto. Con me, come al solito, c’era Adriana. Quando Moretti ci disse che la storia era chiusa, noi reagimmo duramente. D’altra parte il nostro dissenso sulla gestione del sequestro l’avevamo espresso fin dal momento della decisione di diffondere la lettera di Moro a Cossiga. Camminammo su e giù per le strade attorno a piazza Barberini per quasi due ore, discutendo animatamente. In mezzo ai passanti. Poi, andammo anche all’appuntamento prefissato con Bruno Seghetti e Barbara Balzarani a via Sistina. Per cui il dibattito stradale divenne a cinque [...] L’otto maggio ci fu una riunione della direzione della colonna romana. Eravamo: Balzarani, Seghetti, Faranda ed io. Moretti ci convocò nell’appartamento di via Chiabrera, nel quartiere San Paolo, dove fino a qualche settimana prima avevo abitato con Adriana. Guardandoci uno per uno ci disse: ”Bisogna chiudere la storia, bisogna ucciderlo’. Faranda ed io insistemmo ancora, almeno per ottenere un rinvio: facendo notare, appunto, che l’indomani ci sarebbe stata la riunione a Piazza del Gesù. Chiedemmo di aspettare ancora un giorno o due. Moretti fu contrario e con lui gli altri [...] Passammo a discutere di come organizzare del trasporto del cadavere. Moretti voleva che nella Simca verde che doveva aprire la strada alla Renault ci fossero Faranda e Seghetti. Adriana apparve sconvolta. Proposi di andare io al posto della mia compagna. Moretti fu contrariato, sbatté ancora le palpebre, e dopo una breve esitazione acconsentì con un secco ”va bene’ [...]»
Mario Scialoja, ”L’Espresso” 7/5/1998 – Scheda Parrini su MORUCCI Valerio

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CASIMIRRI Alessio. Terrorista. L’ultimo brigatista latitante del commando che rapì Aldo Moro. «A parlare di Casimirri come componente del commando via Fani furono Morucci e Adriana Faranda: i due br dissidenti decisero di dissociarsi con un documento in cui per la prima volta indicavano solo con le sigle i nomi di 2 terroristi mai comparsi prima, cioè A.C (Alessio Casimirri) e A.L. (Alvaro Loiacono)»
’la Repubblica”. 30/11/2001- Scheda Parrini su CASIMIRRI Alessio

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É la storia di sempre. La solita. «Ma la vicenda Sofri ha assunto degli aspetti di discriminazione veramente odiosi. Se tu pensi che ci furono proteste bestiali perché Adriana Faranda aveva partecipato a una trasmissione televisiva. In questi anni si è fatto un gran battage perché noi, di Prima Linea o delle Br, non avessimo più diritto di parola, nemmeno quando eravamo ormai fuori […]».
(Enrico Gilmozzi a Massimo Fini) - Massimo Fini, Il Tempo, 12/02/1997

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BERTULAZZI Leonardo [...] Il suo nome è legato soprattutto al sequestro di Costa, avvenuto il 12 gennaio 1977 e per il quale furono condannati Adriana Faranda e Valerio Morucci.
Davide Gorni, ”Corriere della Sera” 4/11/2002 – Scheda Parrini su BERTULAZZI Leonardo

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[PAOLA ANGELICI:] «[...] Da Potere Operaio molti sono finiti nella lotta armata, Faranda, Morucci, Pace, Rosati... Io no, ho militato nell’autonomia […]».
Claudio Sabelli Fioretti, ”Sette” n. 16/2002 - Scheda Parrini su ANGELICI Paola

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ALGRANATI Rita. Terrorista. […] Rita cominciò a farsi chiamare "Marzia" e suo marito prese il nome di battaglia di "Camillo". Valerio Morucci, ex terrorista dissociato da tempo in libertà, e leader della colonna romana, di "Marzia" non vuole parlare. Né vuole farlo un´altra donna presente all´agguato di via Fani, Adriana Faranda. [...] Fino al momento in cui proprio Morucci e Faranda decisero di raccontare qualcosa, il ruolo di "Marzia" nell´azione esecutiva del sequestro Moro era sconosciuto. […]
Giovanni Maria Bellu, ”la Repubblica” 15/1/2004 – Scheda Parrini su ALGRANATI Rita

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PACE Lanfranco. Giornalista. […] Di aver fatto parte delle Br Pace continua a negarlo. Anche se racconta di esserci andato molto vicino. Ma mentre molti dei suoi ex compagni di militanza, Bruno Seghetti, Valerio Morucci, Alvaro Lojacono, Adriana Faranda, Barbara Balzarani, Germano Maccari, scivolarono nella china della banda armata, lui no. […] «Io cercai i contatti con Adriana Faranda e Valerio Morucci. E riuscii a raggiungerli [...] Vidi Adriana Faranda sette od otto volte. Ci voleva tempo, insinuare il dubbio, convincere, fare pressioni, rispondere alle obiezioni [...].
Claudio Sabelli Fioretti, ”Sette” n. 36/2001 – Scheda Parrini su PACE Lanfranco.

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[RITANNA ARMENI:] «[…] Sono passata per Potere Operaio. Piperno, Carmignani, Lanfranco Pace, Faranda, Rosati, Gaeta, Scalzone [...] Ero ragazzina».
Claudio Sabelli Fioretti, ”Sette” n. 8/2003 - Scheda Parrini su ARMENI Ritanna.

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Suor Teresilla «[...] Volontaria in carcere, aveva conosciuto i brigatisti rossi ed era diventata confidente di molti dissociati. Era stata lei nel ’90 a portare al vicedirettore del ”Popolo”, Remigio Cavedon, il memoriale di Valerio Morucci e Adriana Faranda che forniva una nuova versione del sequestro di Aldo Moro e della strage di via Fani. Il documento consegnato poi a Francesco Cossiga era stato alla base del quarto processo».
Paolo Brogi, ”Corriere della Sera” 24/10/2005 – Scheda Parrini su BARILLÁ Chiara.

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Suor Teresilla, al secolo Chiara Barillà, […] «Io la ricordo come una donna straordinaria, di profondissima umanità, una persona rara e, temo, insostituibile», dice Adriana Faranda, anche lei ex-brigatista. Non ha dimenticato il loro primo incontro: «Chiese di vedermi, e quando mi ebbe davanti chiese: "Ma tu sei Adriana?". Sì, risposi, sono io. E lei: "Tutto qui? E io chissà che me credevo...". Per dire che era anche dotata di un gran senso dell´umorismo, e di una vitalità straripante. Una donna brusca, diretta, sincera, che non cercava simpatia. E proprio questo me l´ha resa subito cara».
Dice Adriana Faranda: «Cercava di avviare un percorso che, secondo lei, sarebbe stato un balsamo per le sofferenze di tutti. Una volta, quando io ero già uscita dal carcere, mi accompagnò fuori Roma a incontrare il fratello di una delle vittime di via Fani […]».
La Repubblica 24/10/2005, pag.29 Fabrizio Ravelli

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[MARCO BELLOCCHIO:] «Un giorno, Franco Piperno venne nel mio studio e mi propose di fare un film sul sequestro Moro, ma io non ero pronto. Penso volesse raccontare la sua verità. La stessa cosa mi capitò con il libro-intervista di Silvana Mazzocchi con Adriana Faranda: Adriana voleva controllare la sceneggiatura e la capisco. Lasciai. Andò meglio quando, molti anni dopo, la Rai mi propose un film sempre su Moro, lasciandomi carta bianca […]».
Corriere della Sera 29/10/2005, pag.39 Barbara Palombelli

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[…] Polemiche analoghe un mese fa in occasione della pubblicazione del nuovo libro di Adriana Faranda con annesse presentazioni dell’opera, serate, interviste ecc. L’argomento degli avversari della Faranda (nel commando che sequestrò Moro) era: avrà pur scontato la pena, non per questo ci venga ora a far la lezione.
Anno III - Centoventunesima settimana, Dal 29 maggio al 5 giugno 2006

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MORO Maria Fida. Politico. Figlia di Aldo. […] Nel 2006 ha scritto una lettera aperta ad Adriana Faranda: «Cara Adriana, la situazione mi obbliga a scriverti e tramite te mi rivolgo anche a Valerio, Antonio e a tutti gli ex Br, sia quelli che ho conosciuto sia quelli che non ho mai incontrato. Tu hai il pieno diritto di avere una vita, ma anche noi la vorremmo. Tu dici di aver scontato la tua pena, anche noi abbiamo scontato la nostra. Tu hai fatto sedici anni, io 28. Tu hai finito e sei fuori, noi resisteremo nel carcere della disperazione a contemplare le nostre ex vite per sempre»
Corriere della Sera, 27/5/2006

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[MAURIZIO PUDDU] Chi è il peggiore di tutti?
"Per la loro falsità disprezzo Valerio Morucci e Adriana Faranda, gli aguzzini di Moro che furono ricevuti dal presidente Cossiga. La Faranda, in particolare, disse che voleva riparare al male compiuto devolvendo alle famiglie delle vittime il ricavato della vendita di un appartamento che stava per ereditare. Una duplice menzogna, giacché, avendo perso i diritti civili, non poteva accedere all’eredità, e in ogni caso la legge dispone che in primis il condannato debba risarcire lo Stato. Un modo per fare bella figura a nostre spese sui giornali. Le obiettai: perché non regala l’alloggio a un’associazione che assiste i disabili? Mai avuta risposta".
Il Giornale 28/01/2007, Stefano Lorenzetto

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INDICE DEI NOMI DEL VOLUME: MASSIMO PINI "CRAXI. UNA VITA, UN’ERA POLITICA" MONDADORI 2006
Collocazione: A2
Faranda, Adriana, 137, 675

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Il Presidente [MORO] si intitola la miniserie in due puntate, prodotta dalla Taodue per Mediaset, con Michele Placido nel ruolo del protagonista, per la regia di Gianluca Maria Tavarelli. […] Nel cast, Marco Foschi è Mario Moretti e Donatella Finocchiaro è Adriana Faranda, inoltre Libero De Rienzo è nei panni di Valerio Morucci.
Emilia Costantini, Corriere della Sera 14/8/2007

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[PIERO] Sansonetti – l’ha raccontato lui, a Claudio Sabelli Fioretti – si aggirava all’università in compagnia di Paolo Flores d’Arcais, Piero Bernocchi e anche Franco Piperno, Lanfranco Pace e Adriana Faranda […].
Fabrizio Roncone, Corriere della Sera 4/11/2007

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Adriana Faranda Fa parte della direzione strategica delle Br, aderisce presto alla «dissociazione» guadagnando la libertà. Viene rilasciata nel 1990 e affidata all’opera di don Calabria dove lavora al computer. Scrive libri, ha fatto la fotografa. Finisce al Costanzo Show, e sono polemiche infinite.
www.ildue.it 12/1/2008

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[…] Valerio Morucci e Adriana Faranda, i due «postini» del commando che teneva prigioniero Moro, e che si opposero all’esecuzione nella tragica ultima riunione della colonna Br che ne decise la fine.
La Stampa 4 marzo 2008, SORGI MARCELLO

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[…] Fu [RINO] Monaco a catturare i brigatisti rossi Valerio Morucci e Adriana Faranda, aguzzini di Aldo Moro […].
Stefano Lorenzetto, Il Giornale 14/12/2008

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[MARCO MORIN] É stato scritto che lei militava in Ordine nuovo.
«Falso. Sono un liberale da sempre. Le pare che se fossi un neonazista avrei svolto consulenze di parte a favore di Adriano Sofri, come pure dei brigatisti rossi Valerio Morucci e Adriana Faranda, trovati in possesso della mitraglietta Skorpion utilizzata per assassinare Aldo Moro?».
Stefano Lorenzetto, il Giornale, 15/11/09

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[RENZO ARBORE:] «Negli anni di piombo persino i brigatisti rossi volevano telefonare in diretta a L’altra domenica. Forse provarono, ma col successo del quiz ”Da dove chiama?” devono aver trovato le linee occupate. Adriana Faranda di recente mi ha rivelato che durante il caso Aldo Moro lei sentì che le br pensarono di chiamarci. Era nell’aria: io e Andrea Barbato valutammo questa eventualità. Io avevo paura che accadesse, lui era disposto a farli parlare»
Scheda Parrini su ARBORE Renzo

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[LUIGI FALLICO]«[…] Di lui il giudice che l’ha spedito in galera ricorda: “Fu indicato dal pentito Massimo Cianfanelli come appartenente, negli anni 1979-80, al Movimento comunista rivoluzionario- Nucleo Tiburtino, da lui stesso fondato agli inizi del ’79 dopo la fuoriuscita dalla colonna romana delle Br assieme a Adriana Faranda e Valerio Morucci, in seno al quale Fallico era conosciuto con il soprannome di Gatto”[…]»
Giovanni Bianconi, “Corriere della Sera” 14/6/2009 – Scheda Parrini su FALLICO Luigi