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 2010  ottobre 26 Martedì calendario

ANSIA DA RIBALTA PER I 33 MINATORI

Quattro di loro sono già volati a Madrid, ospiti del Real al Santiago Bernabeu. Ariel Ticona, 29 anni, si è portato anche la moglie e la figlioletta, Esperanza, nata mentre lui era là sotto, intrappolato a 700 metri di profondità a Copiapò in Cile. Tutti los 33 - i 33 minatori cileni rinati dopo aver trascorso settanta giorni sottoterra - sono stati invitati a passare il Natale in Terra Santa «per il loro coraggio, la forza di spirito e la fede», come spiega il governo israeliano.

Sono passate due settimane dalla liberazione che ha commosso il mondo intero. I minatori sono tornati a casa ma non ancora alla vita reale. Hanno presenziato - occhiali da sole e sponsor ben in vista - a ogni cerimonia di giubilo collettivo, a partire da quelle ufficiali con il presidente-salvatore, Sebastian Piñera alla Moneda. Vivono assediati dagli show televisivi e dai tabloid di ogni continente.

Sempre sotto i riflettori, fanno soldi, tanti che non avrebbero racimolato in un’intera esistenza di sacrifici. Hanno assunto un agente e si sono accordati perché «tutta la verità» del rifugio, venga consegnata a chi pagherà di più. Ma sono anche stanchi della ribalta: «A volte penso che stavo molto meglio sottoterra», dice Orlando Reygadas, 56 anni, vedovo, sei figli e 14 nipoti. «Sono stanco, la fama non fa per me», aggiunge anche Mario Sepulveda, 39, l’istrione del gruppo, quello che saltando e ballando appena uscito dal tunnel ha gridato «Viva Chile! mierda!».

Oggi non hanno un lavoro fisso, attendono di sapere quanto potranno incassare come risarcimento dalla causa legale avanzata contro la miniera e contro lo stato. Cinque o sei di loro «bevono in modo pesante» spiega Alberto Iturra, il capo del team di supporto psicologico.

Edison Pena, 34 anni, quello che correva per le gallerie con in cuffia Elvis Presley, non si è ancora ripreso: è stato ricoverato (e sedato) all’ospedale dopo un attacco d’ansia. Il suo compagno d’avventura, Yonni Barrios, 52 anni, la sta invece vivendo con leggerezza: lui che nel deserto di Atacama, appena riemerso, si è trovato ad abbracciare due famiglie - la moglie e l’amante, unite nell’attesa - è stato ingaggiato con un cachet di 100mila dollari, da un sito internet per adulteri che ha come motto: «La vida es corta. Ten una aventura». La vita è corta concediti un’avventura: chi può saperlo meglio de los 33.