MARINA CAVALLIERI , la Repubblica 25/10/2010, 25 ottobre 2010
SESSO, BUGIE E SCAPPATELLE LA METÀ DEGLI ITALIANI HA TRADITO ALMENO UNA VOLTA - ROMA
Traditori seriali, sedotti dal collega della scrivania accanto o navigando nei social network, pronti ad essere infedeli ma senza troppe complicazioni, disponibili sì ad amori proibiti ma possibilmente circoscritti alla pausa pranzo.
Cresce il numero delle infedeltà coniugali, ma ai tempi di Facebook l´amore impossibile è stato sostituito dalla "scappatella", gli italiani tradiscono più per noia che per passione, forse per questo sono più comprensivi quando scoprono l´infedeltà del coniuge che non è più la prima causa di divorzio.
Il ritratto dei coniugi infedeli lo fa l´Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani, che fornisce una serie di cifre e di considerazioni sul tradimento: il primato resta agli uomini con il 55% dei mariti che ha tradito almeno una volta contro il 45% delle mogli, il 60% delle infedeltà avviene sul luogo di lavoro e l´ora della tentazione è tra le 14 e le 15, ovvero nella "pausa pranzo". Quanto alla geografia del tradimento, la città dove si tradisce più è Milano seguita da Roma, Venezia, Bologna e Napoli. Gli avvocati sostengono che nel 70% dei casi però si tratta di fugaci scappatelle, mentre solo il 30% diventa una relazione sentimentale stabile. È ormai finito infatti il tempo della doppia famiglia, delle "due mogli", la relazione adulterina lunga e stabile è stata sostituita dagli amori "usa e getta". Quanto al primato dell´infedeltà ce l´hanno in assoluto i maschi cinquantenni: sono quelli che non si rassegnano, schiavi della sindrome di Peter Pan. Le donne però non stanno a guardare. Nella schiera degli infedeli avanzano le sessantenni, nuove madame Bovary.
«Gli italiani sono cambiati, basti pensare che fino al 1981 c´era il delitto d´onore», spiega il presidente dell´Associazione matrimonialisti, Gian Ettore Gassani. «Non c´è più, almeno in modo diffuso, la gelosia italica e non sempre di fronte all´infedeltà del coniuge ci si lascia. Poi ormai anche le donne tradiscono con meno remore. Oggi è tutto più facile si comunica nelle chat, una volta bisognava prendere appuntamento di nascosto da una cabina telefonica».
Sono le nuove tecnologie a favorire il tradimento ma anche a disvelarlo: nel 50% dei casi l´infedeltà viene scoperta curiosando sul cellulare del coniuge, nel 20% entrando furtivamente nella posta elettronica, nel 20% attraverso congegni che registrano le telefonate o spiano il coniuge, nel 10% la scoperta avviene attraverso lettere anonime e investigazioni. Esiste anche un fiorente commercio, sebbene illegale, di congegni e software per poter risalire alla password della posta elettronica del coniuge presunto traditore.
Tradimenti sempre più facili. E sempre meno faticosi. Compulsivi. É arrivato anche in Italia un sito per infedeli (www.gleeden.com) nel nostro Paese conta più di 90 mila iscritti (1 su 3 è donna). Le regole? Poche: essere sposati e desiderare un´esperienza extraconiugale. Il resto è perdita di tempo.