varie, 26 ottobre 2010
Claudio Carosino, 59 anni. Medico di famiglia conosciutissimo nella zona della bassa parmense anche per il suo impegno nel sociale, sposato e padre di due figli, domenica scorsa fu chiamato per una visita a domicilio dal settantanovenne Gianni Scaglioni, agricoltore in pensione, chiuso, ipocondriaco, terrorizzato dalle malattie, che al telefono gli spiegò: «Non mi sento bene»
Claudio Carosino, 59 anni. Medico di famiglia conosciutissimo nella zona della bassa parmense anche per il suo impegno nel sociale, sposato e padre di due figli, domenica scorsa fu chiamato per una visita a domicilio dal settantanovenne Gianni Scaglioni, agricoltore in pensione, chiuso, ipocondriaco, terrorizzato dalle malattie, che al telefono gli spiegò: «Non mi sento bene». Il dottore, che lo seguiva da trent’anni e negli ultimi giorni lo andava a trovare di continuo perché da quando gli aveva fatto il vaccino antinfluenzale il vecchio lamentava innumerevoli disturbi, corse a casa sua ma sulla porta se lo trovò di fronte che imbracciava un fucile da caccia e senza dargli il tempo di dire una parola gli sparò un colpo dritto nel petto (agli inquirenti lo Scaglioni spiegò d’aver ucciso il Carosino perché, a suo giudizio, con quel vaccino gli aveva rovinato la salute). Verso le 17,30 di domenica 24 ottobre a Roncole Verdi in provincia di Parma.