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 2010  ottobre 25 Lunedì calendario

È Milano la capitale dei cornuti La colpa? Del lavoro - Guardate, non è il caso di far volare i piatti

È Milano la capitale dei cornuti La colpa? Del lavoro - Guardate, non è il caso di far volare i piatti. La notizia è oramai di quelle cicliche, seb­bene soggetta a variazioni strutturali. Ecco la parte cicli­ca: le corna sono in aumento. Ce lo comunica una dettaglia­t­a ricerca dell’Associazione av­vocati matrimonialisti italia­ni, l’Ami, che però - e questa è la variazione strutturale- ci in­forma anche di insoliti trend nei comportamenti dei fedifra­ghi. Per esempio, racconta il pre­sidente nazionale dell’Ami Gian Ettore Gassani, dopo averci assicurato che oggi il55 per cento dei mariti e il 45 per cento delle mogli ha tradito al­meno una volta, «sei tradimen­ti su dieci avvengono sul luogo di lavoro, approfittando della pausa pranzo. In generale, nel 70 per cento dei casi i tradi­menti sono scappatelle, nel re­stante 30 per cento relazioni stabili». Fare sesso anziché nu­­trirsi: c’entra la crisi economi­ca o è segnale che ce la siamo lasciata definitivamente alle spalle? Ad ogni modo, secondo lo psicologo dell’evoluzione giapponese Satoshi Kana­zawa, è il lavoro a soffrirne: i traditori, stando allo scienzia­to, sarebbero più stupidi della media e più inaffidabili in am­bito professionale, proprio a causa dell’eccessiva distrazio­ne causata dai loro love affairs . Corollario: nel 50 per cento dei casi le corna vengono tuttavia tollerate (dal datore di lavoro o dal partner? La ricerca dell’ Ami non dà risposte). Se a tutto questo aggiungia­mo internet, però, la faccenda si fa un poco morbosa. È qui che soprattutto uomini maturi in preda alla sindrome di Peter Pan danno libero sfogo alle proprie pulsioni di seduttori af­ter hour , magari attraverso Fa­r cebook. Sta poi avendo molto successo anche in Italia il sito www.gleeden.com, dove a pat­to di rispettare due condizioni (essere sposati e desiderare un’avventura extraconiugale) ci si può organizzare e regalar­si l’agognata scappatella. Un iscritto italiano su tre a questo sito, attivo in 158 Paesi, è di ses­so femminile e se diamo retta alla ricerca dell’Ami, secondo cui l’età media dei traditori si è notevolmente alzata (intorno ai 44 anni) le possibilità di tro­varci la propria nonna non so­no remotissime. Forse anche per questo il sito fornisce un bottone speciale per discon­nettersi in tutta fretta nel caso, ci viene spiegato, il legittimo consorte (o, ça va sans dire , il datore di lavoro) ci sorprenda all’improvviso. Ma la tecnologia può avere effetti negativi: nel 50% dei ca­si, infatti, l’infedeltà viene sco­perta curiosando sul cellulare del coniuge, nel 20% entrando furtivamente nella sua posta elettronica, in un altro 20% at­traverso videocamere nasco­ste o cimici (altro dato inatte­so: il 7% dei mariti tradisce con un partner dello stesso sesso, contro il 4% delle donne). At­tenzione poi se si abita a Mila­no: seguita a stretto giro da Ro­ma, è la città dove si tradisce di più. I mariti puntano soprattut­to a amiche o conoscenti della propria consorte, e in modo se­riale, mentre le mogli, invece, gradiscono maggiormente i colleghi di lavoro, il personal trainer, il maestro di sci o di bal­lo. Insomma, come diceva lo psicologo Adam Phillips, si è sempre fedeli. Solo che ogni tanto si è fedeli a qualcun al­tro.