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 2010  ottobre 24 Domenica calendario

STORIA D’ITALIA IN 150 DATE

13 maggio 1981

La filiera
Biancovestito e sorridente, ritto nella sua «Papa-mobile» scoperta, Giovanni Paolo II fa lentamente il giro di piazza San Pietro tra la folla (non numerosissima) plaudente. Impartisce benedizioni, prende in braccio una bambina e pochi momenti dopo si accascia sul sedile mentre sul petto gli si allarga una macchia di sangue. Un giovane gli ha sparato due rivoltellate e si dà alla fuga nel colonnato del Bernini. Il Papa, trasportato alla massima velocità al Policlinico Gemelli, viene sottoposto a un lungo intervento: una delle pallottole l’ha centrato al ventre dopo avergli spezzato l’indice della mano sinistra. Ma l’operazione riesce e il Santo Padre sarà in grado già l’indomani di ascoltare la Messa in ospedale. L’attentatore viene fermato. È un turco, Mehmet Alì Agca, appartenente a un gruppo eversivo di destra del suo Paese denominato i Lupi Grigi. Processato per direttissima viene condannato all’ergastolo. Poiché non c’è appello la sentenza è subito esecutiva. Qui comincia una lunga catena di misteri, ipotesi, sospetti, rivelazioni più o meno attendibili.
La tesi più verosimile è che l’ordine sia partito dal Cremlino per eliminare un nemico del comunismo che finanzia il sindacato Solidarnosc e minaccia di far traballare tutti gli Stati satelliti dell’Urss. Il Kgb si sarebbe appoggiato alla Stasi, il servizio segreto della Germania Est, che avrebbe a sua volta incaricato i servizi bulgari di trovare un esecutore mentalmente instabile, non riconducibile ai capi sovietici. È una filiera classica, già sperimentata varie volte contro altri nemici dell’Urss. Qualche conferma verrà dall’archivio Mitrokhin, emerso dopo la caduta del Muro; ma c’è chi privilegia la pista della mafia siciliana, la pista di un complotto interno al Vaticano, la pista massonica. I processi a carico del giovane turco complicano ancora di più le cose. L’attentatore, che il Papa è andato a trovare in carcere e ha perdonato, dà versioni differenti, nega, smentisce se stesso, recita o finge di recitare, la parte del mentecatto. Di documenti e prove definitive non ne verranno mai fuori. Dal canto suo Giovanni Paolo nota che l’attentato è avvenuto lo stesso giorno della prima apparizione della Madonna a Fatima, il 13 maggio 1917; si fa quindi consegnare la busta che contiene il cosiddetto «terzo segreto di Fatima» e si convince che è stata la Madonna a deviare il proiettile del giovane Lupo Grigio. Quando la sua statua arriverà a Roma, la seguirà in preghiera attorno alla piazza del fallito attentato. La pallottola colpevole verrà incastonata nella corona della Vergine per la devozione di tanti fedeli.