Varie, 25 ottobre 2010
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Livermore Davide
• . Torino 1966 (~). Cantante lirico, attore, danzatore, autore, organizzatore musicale, regista • «[...] in principio furono i cavalli. Parte da lì la storia della sua famiglia, dai purosangue della Dormello-Olgiata, passione del mitico Federico Tesio e del bisnonno Palmiro, il fantino che per primo cavalcò con staffe corte. Poi arrivò il nonno paterno, vigile del fuoco, “che si batteva in strada per salvare la gente”. Ora tocca a lui, ma con una diversa avventura, con il cuore nel teatro vissuto in tutte le forme [...] Liricamente, nasce in Conservatorio a Cuneo, vince il Concorso Aslico, ma resta legato al mondo dell’infanzia costellato di figurine di cavalli che lui stesso disegnava e che ora ricoprono le pareti della sua casa nel cuore della vecchia Torino. Si nutre di teatro barocco e ne parla con affetto. Tifoso del Toro (“mio nonno materno era amico di Gabetto”), Livermore dice di sé: “Sono un ex atleta, un italiano medio che fa tutto con un agonismo forsennato”. Come [...] è venuta la passione per il canto? “Sentendo cantar mio nonno e mia nonna Fedora che aveva una bella voce e due tette incredibili. Cantavano di tutto, dalle arie della Bohèmealle canzonette Anni 50” [...] alla danza [...] l’ha avviato? “Andrea Francalancia. Mi ha insegnato la danza barocca e aiutato a trovare la mia fisicità” [...] Il Regio è stato la sua grande scuola... “Vi ho incontrato tre grandi uomini di teatro. Ogni chiacchierata a cena con Carlo Majer è stato un corso di laurea breve. Claudio Desderi mi ha insegnato che cos’è il teatro, Marco Tutino mi ha comunicato fiducia. [...]”» (Armando Caruso, “La Stampa” 23/6/2005).