Flavio Vanetti, “Corriere della Sera, 25 ottobre 2010
«Non è colpa dei miei circuiti. In tutti ci sono almeno due punti in cui si può superare. Il problema è un altro: i valori o sono troppo sbilanciati o sono ripartiti in modo tale che chi è dietro non ha margini d’attacco
«Non è colpa dei miei circuiti. In tutti ci sono almeno due punti in cui si può superare. Il problema è un altro: i valori o sono troppo sbilanciati o sono ripartiti in modo tale che chi è dietro non ha margini d’attacco. Forse sono da rivedere le auto, più che le piste...». (La formula 1 di oggi secondo l’architetto Hermann Tilke, che ha disegnato molti circuiti)