Simona Saia, Novella 2000, n. 43, 28/10/2010, p. 34, 28 ottobre 2010
Un’isola di bionde. È il progetto di una società lituana: un grande resort di lusso su una delle 1
Un’isola di bionde. È il progetto di una società lituana: un grande resort di lusso su una delle 1.200 piccole isole dell’arcipelago delle Maldive popolato esclusivamente da donne con i capelli chiari. *** «Andrei volentieri in un’isola di belle ragazze, ma non necessariamente bionde, anzi; più eterogenee e diverse sono, meglio è. […] Se c’è scelta preferisco» (Diego Abatantuono). *** «Maldive, ma che idea fantastica! Ma non mi fermerei alle bionde: lì è pieno di atolli che possono essere divisi per bionde, more, rosse… Sarebbe davvero originale. Anche se io, come al solito, non ci passerei più di tre giorni. È il mio tempo massimo di resistenza nello stesso luogo» (Vittorio Sgarbi). *** «[…] Non ci andrei, mi sembra una cosa vergognosa, prima di tutto sessista. Tra l’altro, a una bionda naturale, sconsiglierei di esporsi a quella latitudine: si ustionerebbe» (Sergio Muniz). *** «Bionde? Io, ormai, se cerco un’isola, mi preoccupo che sia adatta ai giochi dei miei figli. Certo, se ci trovo anche delle brave tate, tanto di guadagnato» (Emanuele Filiberto di Savoia). *** «Ci andrei di corsa […]» (Leonardo Tumiotto).