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 2010  ottobre 22 Venerdì calendario

LA PROPOSTA DEL GOVERNO: NO AL WIFI LIBERO IN ITALIA —

Sul tavolo del consiglio dei ministri di oggi il responsabile degli Interni, Roberto Maroni, porterà anche il dossier WiFi «libero». Il popolo del web e anche alcuni parlamentari hanno già preso posizione sulla necessità di porre fine al decreto Pisanu che, all’indomani degli attacchi terroristici del 2005 a Madrid e Londra, aveva introdotto un sistema molto restrittivo nella gestione degli hot spot pubblici per connettersi al web senza fili. Ma il ministro probabilmente chiederà un mantenimento per quanto possibile del controllo restrittivo sui WiFi. E questo nonostante la richiesta bipartisan di abrogazione dell’articolo 7 del decreto stesso, quello appunto che prevede la schedatura di chi ha accesso al web. In sostanza in Italia chi offre un ingresso a Internet da un bar, ristorante o biblioteca deve fotocopiare il documento dell’utente. Una scelta che sembra in contrasto con la privacy. Anche se sembra che il decreto Pisanu abbia avuto un ruolo importante soprattutto in fase investigativa in casi di pedopornografia e crimini informatici. Alla fine Maroni potrebbe puntare a un compromesso: abrogare i controlli più restrittivi con la schedatura ma imporre delle piattaforme di accesso con qualche forma di riconoscimento, come il numero del cellulare dell’utente.
Massimo Sideri