Varie, 22 ottobre 2010
SCHEDONE AGGIORNAMENTO TERZIGNO (20-22 OTTOBRE)
20 ottobre
I parlamentari campani del Pdl si incontrano a Roma con Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania: ne scaturisce la decisione di procedere senza esitazioni alla realizzazione della seconda discarica, quella in località Cava Vitiello. La notizia provoca nuovi scontri tra la cittadinanza di Terzigno e le forze dell’ordine: il picco della tensione si è avuto poco dopo la mezzanotte, quando un’auto in dotazione alla Questura di Firenze e parcheggiata in strada è stata rovesciata e incendiata.
21 ottobre
A Boscoreale, un gruppo di persone armate di bastoni ha distrutto le vetrine di diversi negozi del centro storico. L’episodio, avvenuto nella mattinata, ha gettato nel panico molti genitori, che sono andati a scuola a prendere i loro figli prima della fine dell’orario scolastico. Momenti di paura anche per una pattuglia dei carabinieri, bloccata dalla folla all’interno dell’auto di ordinanza: calci e sputi contro la vettura, fino a che quattro colleghi in borghese, con le pistole in vista, hanno scortato gli uomini delle forze dell’ordine fuori dalla calca. Viene bruciato un tricolore, annunciano dimissioni il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella (che in segno di protesta è uscito dal suo partito, il Pdl), e Ugo Leone, presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio.
«Siamo in presenza di una protesta con atti vandalici - le parole di Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente - mentre stiamo solo applicando delle decisioni che sono contenute in una legge votata dal Parlamento. Non abbiamo ancora i due impianti di smaltimento dei rifiuti in Campania e bisogna aprire un sito. È impensabile spendere soldi per portare i rifiuti fuori dalla Campania. Nel frattempo non si può evitare l’apertura di una discarica a Terzigno. Ricordiamo che è tutto frutto di scelte e responsabilità storiche della regione Campania».
22 ottobre
Al termine del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi annuncia che sarà Guido Bertolaso a dirigere le attività per lo smaltimento dell’emergenza rifiuti a Terzigno: il capo della Protezione Civile si trasferirà a Napoli e opererà d’intesa con le istituzioni locali. Quattordici i milioni di euro messi a disposizione per le «opere di compensazione», cioè i risarcimenti ai territori che ospitano le discariche. «Prevediamo che in 10 giorni la situazione a Terzigno può tornare nella norma», ha detto Berlusconi. «In questo momento non ci sono preoccupazioni per la salute dei cittadini», ha aggiunto il premier riferendosi alla relazione svolta al governo dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio. «Entro dieci giorni - ha assicurato Berlusconi - dalla discarica di Terzigno non arriveranno odori o miasmi, che giustamente hanno preoccupato e preoccupano la popolazione. Il sistema delle cave è provvisorio, in attesa dei termovalorizzatori, cioè del sistema usato in tutto il mondo per smaltire i rifiuti. Tuttavia in Campania sono stati individuati come siti per discariche cave inutilizzate, che vengono poi ricoperte da un ampio strato di terra sul quale poi sorgeranno boschi e parchi».
Bertolaso: «Il termovalorizzatore di Acerra sta funzionando perfettamente: ieri ha bruciato 1.550 tonnellate di rifiuti, producendo energia elettrica sufficiente per illuminare diversi comuni. Entro novembre funzionerà a pieno regime: due linee sono già in funzione e la terza linea a fine novembre sarà aperta. Napoli soffre di problemi di rifiuti da due settimane, ma è anche una città ordinariamente sporca perché la raccolta ha avuto spesso battute di arresto. Per la gestione dei rifiuti del napoletano sono attive 5 discariche che hanno una disponibilità ancora di oltre un milione di tonnellate, ma sono previste altre 3 discariche che saranno aperte in tempo prima che finisca la disponibilità delle altre 5. E poi saranno aperti i termovalorizzatori di Napoli e Salerno: con l’entrata a regime dei due impianti si risolverà tutto».
Bossi: «Bisogna intervenire prima che ci scappi il morto».
Intanto, il portavoce del commissario europeo all’ambiente, Janez Potocnik, ha parlato di «situazione seria», auspicando che le autorità italiane «risolvano la questione il più presto possibile ed in maniera adeguata». La Commissione Ue sta studiando l’imponente documentazione sulla gestione dei rifiuti in Campania presentata a Bruxelles dalle autorità italiane il 5 ottobre scorso, per decidere se andare avanti o no nel contenzioso con l’Italia. Non solo. Per l’apertura di una discarica in un parco nazionale le autorità campane «si possono scordare di vedere sbloccare i 145 milioni di euro di fondi europei attualmente congelati dalla Commissione europea» ha affermato la presidente della Commissione d’inchiesta parlamentare europea, Judith Merkies, ricordando che dalle autorità italiane aveva avuto assicurazioni di diverso tenore rispetto a quanto sta accadendo in Campania.