Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  ottobre 22 Venerdì calendario

Si riapre la corsa agli incentivi - Motorini, fuoribordo, trattori, banda larga: tornano gli incentivi per chi sostituisce le sue anticaglie con prodotti all’ultimo grido

Si riapre la corsa agli incentivi - Motorini, fuoribordo, trattori, banda larga: tornano gli incentivi per chi sostituisce le sue anticaglie con prodotti all’ultimo grido. Per i settori nei quali erano state esaurite le risorse - per esempio le due ruote -, si riapre la giostra: grazie al denaro accantonato dai settori meno gettonati. Dal 3 novembre prossimo arriva il fondo unico per gli incentivi. Si tratta di 110 milioni che non sono stati impegnati nelle altre voci agevolate e che finanzieranno tutti i 10 settori (dalle cucine ai motorini), anche quelli che attualmente hanno esaurito la loro parte di finanziamento. Il fondo resterà aperto fino al suo completo esaurimento. Si riparte a novembre A partire dal prossimo mese, insomma, saranno rifinanziate tutte e 10 le voci: cucine, efficienza energetica industriale, elettrodomestici, gru per l’edilizia, macchine agricole, motocicli, nautica, immobili ad alta efficienza energetica, rimorchi e banda larga. La misura di sostegno ai consumi, ha spiegato il ministro allo Sviluppo Paolo Romani «si è dimostrata un successo: ben quattro dei dieci settori incentivati hanno esaurito la loro quota di risorse nel giro di poche settimane». Polemici i consumatori del Codacons, che assegnano al ministro il “Pinocchio d’oro” e sostengono che per rilanciare davvero i consumi servirebbero 3 miliardi, più prodotti e dei criteri d’accesso al beneficio del tutto diversi. A loro replica il sottosegretario allo Sviluppo Stefano Saglia: «Impossibile immaginare di stanziare una cifra così alta. Nel Governo abbiamo discusso a lungo. A tutti sarebbe piaciuto poter mettere più soldi sul tavolo, ma questo è quello che abbiamo». Insomma «il pertugio è stretto». La stagnazione Romani comunque ha firmato il decreto per la rimodulazione delle risorse (appunto 110 milioni) che andranno ai 10 settori. «Con questa rimodulazione - ha detto - intendiamo consentire ai consumatori il pieno ed ottimale utilizzo delle risorse residue e ottimizzare i risultati che il Governo si era posto con il decreto a favore delle imprese, ossia il sostegno della domanda di mercato per la ripresa economica, di cui tuttora si avverte l’esigenza. Siamo ancora in un contesto di stagnazione». Per questo è stata decisa la variazione compensativa tra tutti i settori che consentirà di far confluire tutte le risorse in una disponibilità comune ai settori stessi. Con lo sblocco della disponibilità di cassa delle risorse da parte del ministero dell’Economia, il ministero dello Sviluppo economico, tramite le Poste, ha contestualmente dato il via alla procedura di saldo dei contributi spettanti a rivenditori (hanno anticipato gli sconti) e ad acquirenti di immobili ad alta efficienza energetica. La classifica Il consuntivo del ministero consente anche di stilare una classifica delle preferenze degli italiani rispetto agli incentivi. Al primo posto un amore antico, quello per i motori: utilizzate al 100% le disponibilità per ciclomotori e fuoribordo, ma anche per trattori e macchine agricole. Al secondo posto la banda larga, per cui s’è speso quasi il 98% delle risorse disponibili. Poi la cucina, la stanza più amata dagli italiani: il 90% del contributo è già stato speso. Non sembrano di interesse, invece, gli interventi di efficienza energetica industriale: 0,2% dei soldi impiegati. 190 i milioni spesi fino ad oggi, ne restano 110.