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 2010  ottobre 22 Venerdì calendario

Lea Garofalo, 35 anni. Di Petilia Policastro in provincia di Crotone, nata in una famiglia legata alla ’ndrangheta, nel 2002 aveva iniziato a collaborare con l’antimafia inguaiando con le sue rivelazioni pure l’ex compagno Carlo Cosco, 40 anni, da cui aveva avuto una figlia di nome Denise, oggi diciottenne

Lea Garofalo, 35 anni. Di Petilia Policastro in provincia di Crotone, nata in una famiglia legata alla ’ndrangheta, nel 2002 aveva iniziato a collaborare con l’antimafia inguaiando con le sue rivelazioni pure l’ex compagno Carlo Cosco, 40 anni, da cui aveva avuto una figlia di nome Denise, oggi diciottenne. Nel 2006 aveva abbandonato il piano di protezione lasciando la località segreta dove viveva e s’era trasferita con la figlia a Campobasso: là nel maggio 2009 il pregiudicato Massimo Sabatino, su ordine del Cosco, fingendo di essere il tecnico che le doveva riparare la lavatrice era entrato in casa sua e d’un tratto le aveva ficcato due dita in bocca con l’idea di soffocarla. La donna però gli aveva strizzato i genitali con entrambe le mani facendolo urlare di dolore e, anche grazie all’intervento di Denise, era riuscita a metterlo in fuga. Poi, dal 24 novembre 2009, era sparita nel nulla. Solo adesso s’è scoperto che il Cosco, che l’aveva attirata a Milano con la scusa di voler incontrare Denise, la notte tra il 24 e il 25, assieme ad altri cinque mafiosi tra cui due suoi fratelli, la caricò a forza su un furgone, la portò in capannone di periferia, la interrogò e la torturò per sapere cosa aveva spifferato ai magistrati riguardo certi omicidi, e alla fine le sparò un colpo di pistola alla testa. Quindi portò il cadavere in un terreno vicino Monza dove lo sciolse in cinquanta litri d’acido (Massimo Sabatino, 37 anni, e Carlo Cosco, erano già in galera, dal febbraio 2010, per aver tentato d’ammazzare la Garofalo nel maggio 2009; adesso sono finiti in manette pure i loro compari, Vito Cosco detto Sergio, 41 anni, Giuseppe Cosco detto Smith, 46, Rosario Curcio, 34, e Carmine Venturino, 32). Pomeriggio del 24 novembre 2009 in un capannone nella periferia di Milano.