ANGELO AQUARO, la Repubblica 22/10/2010, 22 ottobre 2010
COSÌ CLINTON PERSE IL "BISCOTTO" NUCLEARE - NEW YORK - E
il giorno dopo lo scandalo Lewinsky, Bill Clinton perse il biscotto. Ok, il biscotto, nel linguaggio cifrato della Casa Bianca, è la scheda che contiene i codici per lanciare l´attacco nucleare: una specie di «bancomat della sicurezza» che il presidente degli Stati Uniti porta sempre con sé, i numeri che dovrà inserire nella valigetta - anche per questa c´è un nome in codice: football - che un ufficiale si trascina sempre dietro. Ma che cosa aveva mai distratto l´uomo più potente del mondo dal prendersi cura del suo bene più prezioso?
Il biscotto perduto di Clinton è l´ultimo scandalo che l´America appiccica al presidente a cui ha perdonato di tutto. Ma è vero o no? La rivelazione, rilanciata dalla tv Abc, arriva da un libro del generale di Hugh Shelton, l´ex capo di Stato maggiore che ha raccolto le sue memorie sotto un titolo altisonante, «Senza esitazione: l´odissea di un guerriero americano». Senza esitazione, il guerriero ricorda che «a un certo punto dell´amministrazione Clinton i codici andarono perduti per mesi. Un bel problema, un gigantesco problema».
Sì, ma il problema è anche un altro: la storia, ricostruiscono gli storici della Casa Bianca, non sarebbe nuova. Già un altro generale, Robert Patterson, tirò fuori il biscotto perduto sette anni fa. E lui sì che ricorda bene: era l´ufficiale incaricato di portare «la valigetta chiamata football». È proprio Patterson a raccontare quella scena che avviene «il mattino dopo in cui esplose lo scandalo Lewinsky». L´ufficiale chiede al presidente, come di routine, il biscotto, cioè la card, che lui è incaricato di ricaricare. Ma Clinton, ancora sconvolto dallo scandalo in corso, si accorge di non averla dietro. «Pensava di averla lasciata da qualche parte. Così cominciammo a girare per tutta la casa Bianca alla ricerca dei codici: finché il presidente non confessò di averli persi».
Certo Clinton non è stato l´unico inquilino ad avere problemi col biscotto. Un´altra leggenda racconta che anche Carter perse le chiavi che dal 2008 sono nelle tasche di Obama - o almeno si spera. Ma l´incrocio delle due testimonianze rende la disavventura di Bill più clamorosa.
D´accordo, le versioni dei militari differiscono per anno - Patterson dice ‘98, Shelton 2000 - e durata: per Shelton il biscotto sarebbe sparito addirittura «per mesi». Ma a conferma della distrazione di Clinton, nel 1999 i giornali di tutto il mondo raccontarono l´ennesimo buco. Durante un vertice Nato, il presidente dimenticò la valigetta, con annesso ufficiale, nel palazzo del summit, costringendo il povero militare a tornarsene alla Casa Bianca a piedi. «Siamo salvi», chiosò l´imbarazzato portavoce Joe Lockart. Le ultime parole famose?