lettera a GdA via mail, 21 ottobre 2010
Preg.mo Pippo Baudo, Le scrivo in riferimento alla puntata del 18 Ottobre in memoria di Vincenzo Muccioli
Preg.mo Pippo Baudo, Le scrivo in riferimento alla puntata del 18 Ottobre in memoria di Vincenzo Muccioli. Mi chiamo Giuseppe Maranzano, figlio di Roberto. Mio padre è stato "ospite" di San Patrignano fino al 1989, anno in cui morì. Morì picchiato selvaggiamente da due energumeni e sotto l’acqua ghiacciata lasciato fino a perdere i sensi per poi essere "buttato" in una discarica a 700km di distanza. Dimenticavo...anche le scariche elettriche. La giustizia terrena ha provato la responsabilità di colui che lei in una intervista chiama: un uomo che si è dato tanto da fare per il bene del prossimo. Le rammento che Muccioli avrebbe dovuto affrontare un nuovo processo con capi d’accusa ben più "scomodi" ma morì prima che potesse finalmente essere giudicato per quello di cui era realmente colpevole riguardo i fatti accaduti all’interno della "porcilaia". Ecco...le scrivo perchè mi rattrista non poco dover sentir sempre e solo una sola campana. La campana che suona a festa per ricordare quanti buoni propositi aleggiano a San Patrignano. Per la giusta memoria di mio padre e di tante altre persone che lì ci sono morte o che hanno perso la loro dignità sarebbe giusto che accanto alle belle parole camminino le parole per qualcuno "scomode". Tutto questo far finta che nulla sia mai accaduto e questo velo di grande beatitudine sulla Collina non fanno altro che far aleggiare l’anima di mio padre e degli altri ragazzi imprigionata su quel colle. Mi sarebbe piaciuto poter pacatamente intervenire alla Sua trasmissione per celebrare la memoria di chi da lì non è mai uscito e di chi lì ci ha lasciato la dignità; sradicata. Ma non c’è spazio perchè in Italia siamo stati abituati a vedere solo le cose belle. Con sincerità, Giuseppe Maranzano.