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 2010  ottobre 21 Giovedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "FALCUCCI, FRANCA"


Ricerca fatta con "Falcucci"

BERNARDINI Carlo. Scienziato. […] L’attività parlamentare gli offrì l’occasione di conoscere da vicino due ministri della Pubblica Istruzione della prima Repubblica: Franco Maria Malfatti e Franca Falcucci. Come li ricorda? ”Erano persone competenti. Democristiani illuminati con i quali si poteva dialogare [...]».
Nello Ajello, ”la Repubblica” 19/5/2006 – Scheda Parrini su BERNARDINI Carlo

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FRATI Luigi. Rettore dell’Università la Sapienza di Roma. […] Ma i suoi sponsor sono nel ministero della Pubblica istruzione: il potente direttore generale Domenico Fazio e il sottosegretario (e poi ministro) Franca Falcucci.
Primo Di Nicola e Marco Lillo, ”L’espresso” 18/1/2007 – Scheda Parrini su FRATI Luigi

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L’elenco completo degli 861 ex senatori che prendono il vitalizio parlamentare. Nome per nome, gli anni di contributi e l’assegno mensile.

Senato 30 anni di contributi. Importo mensile 9.947 euro: […] Falcucci Franca.

L’Espresso 08/02/2007, Primo Di Nicola

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I genitori degli anni Ottanta ricorderanno ancora la mitica Falcucci, titolare più volte del ministero della Pubblica istruzione, una dc doc, che, con il suo piglio da brava e intelligente massaia, aveva rimesso una buona dose di ordine e buon senso nella scuola italiana dissestata dal ”68. Come altre cattoliche del suo stampo (rammento Tina Anselmi) era rispettosa dei valori costituzionali e attenta a non introdurre sottobanco derive clericali (ai cattolici bastava e avanzava l´ora di religione) […].
La Repubblica 14/05/2007, pag.18 Mario Pirani

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[…] Veniamo al contestato articolo sul maestro unico che, in realtà, sarebbe più giusto definire come una disposizione sul tempo-scuola, ridotto a 24 ore settimanali, come era fino al 1990. Qui incidono i tagli destinati a risparmiare su precari-supplenti. Ma, per un giudizio motivato, è utile ricordare cosa si proponeva la riforma della mitica ministra Falcucci, dc doc mai abbastanza rimpianta. Per ampliare il ventaglio di conoscenze già nell´età infantile e, ad un tempo, per consentire al più gran numero di madri di entrare nel mercato del lavoro, venne deciso di procedere gradualmente e attraverso sperimentazioni e verifiche a una modifica radicale, portando inizialmente l´orario normale da 24 a 27 ore e, via via a 30, mano a mano che le scuole si mettevano in grado di assumere un insegnante per la lingua straniera, la cui introduzione era il vero clou della riforma. Questo avrebbe comportato due ritorni pomeridiani la settimana o l´organizzazione di una mensa scolastica ad opera dei Comuni. Un servizio indispensabile nel momento in cui andava a regime il secondo pilastro della riforma, un tempo pieno di 40 ore settimanali, compresa la pausa pranzo.
[…] L´idea di più docenti per classe nacque dalla verifica delle urgenze educative enormi che il Paese cominciava a sentire, ma la loro progressiva introduzione era stata immaginata e sperimentata come una costellazione che, soltanto dalla terza elementare in poi, avrebbe ruotato attorno alla figura-chiave della maestra centrale (i maestri sono solo il 4%) affiancata dagli insegnanti specializzati per la lingua straniera, l´educazione motoria e il sostegno ai disabili, liberati dalle classi differenziate, l´educazione musicale e artistica. Su questo impianto, mentre i Comuni dovevano assicurare le mense scolastiche, la riforma Falcucci prolungava l´orario e introduceva di massima i «moduli» di tre insegnanti per due classi, così da consentire il tempo pieno e una formazione più articolata, con «classi aperte». Solo a questo punto ci fu l´improvvido intervento negativo dei sindacati e di quasi tutto l´associazionismo cattolico e laico, sostenuto alla fine dal centro-sinistra e dal Pci. Fu un attacco volgare contro la «maestra chioccia», in nome dell´eguaglianza fra gli insegnanti, che divennero per legge tutti «contitolari» della classe […].
Mario Pirani, la Repubblica 10/11/2008

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Rosa Russo Iervolino […] E’ un filino più giovane di Tina Anselmi e Franca Falcucci, altra generazione di combattenti democristiane.
Rosetta la testona all’ultima sfida "Non sono sola" di Marcello Sorgi, La Stampa, 19/12/2006, pag. 3

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Mariastella Gelmini […]la quarta nella storia repubblicana a dirigere quel dicastero, dopo Franca Falcucci, Rosa Russo Iervolino e Letizia Moratti […].
Stefano Lorenzetto, Il Giornale, 21/09/09

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[…] Maestri e ministri. […] Franca Falcucci, la prima donna a capo della scuola italiana.
Annachiara Sacchi, Corriere della Sera 09/02/2010

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LA LISTA DELLE PENSIONI CHE PAGHIAMO AGLI EX PARLAMENTARI 2007
NOME COGNOME ANNI IMPORTO PARLAMENTO
Franca Falcucci 30 9.947 Senato

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[…] Settembre 1983, il ministro dell’Istruzione è l’inossidabile dc Franca Falcucci. «Entro quattro anni elimineremo il fenomeno del precariato». Dopo quattro anni nulla era cambiato e lo schema è rimasto sempre lo stesso: promessa del ministro dell’Istruzione, contrordine del ministro delle Finanze. Con il risultato di lasciar crescere quella fila di tappabuchi low cost.
L. Sal., Corriere della Sera 3/9/2010