Marco Lillo e Antonio Massari, il Fatto Quotidiano 21/10/2010, 21 ottobre 2010
MASINVEST: “CI PENSO IO”
Per capire il ruolo di Mauro Masi nella tentata censura di Annozero e Vieni via con me, bisogna leggere le intercettazioni della Procura di Trani di un anno fa. Masi al telefono rivelava candidamente la sua logica subordinata a Berlusconi, il suo gioco di squadra con Giancarlo Innocenzi e il suo modo di intendere il ruolo di direttore generale della televisione pubblica. Il manager Rai non dubita mai di voler esaudire il desiderio di Berlusconi di far sparire la minaccia di Santoro dallo schermo. Si pone solo il problema pratico di trovare la modalità per fermare Annozero e le altre voci critiche con un lavoro “pulito” e impeccabile dal punto di vista legale. Grazie all’atteggiamento arrendevole di tutti gli organi di garanzia e dell’opposizione, Masi è rimasto al vertice della Rai nonostante le intercettazioni di Trani siano state pubblicate per sintesi dal nostro giornale 8 mesi fa. L’indagine del Tribunale dei ministri intanto prosegue lentamente e riserva a Masi il ruolo di testimone, quasi vittima di Berlusconi, unico indagato per concussione e minacce a corpo dello Stato. Intanto Masi continua la sua opera e conferma ex post il suo ruolo, al di là della qualificazione giuridica, da protagonista nel tentativo di chiudere Annozero. Per comprendere la gravità di quello che sta accadendo oggi a Fazio e Santoro, è utile leggere le trascrizioni integrali di Trani, finora inedite. Berlusconi emerge dalle telefonate come il regista della squadretta dei censori. Il commissario dell’Agcom costruisce l’azione per fermare Santoro ma è Masi che poi deve finalizzarla. Oggi il Direttore generale Rai sta portando a termine quella strategia. Cambiano gli obiettivi e i cavalli scelti ma la battaglia contro la libertà di informazione è la stessa. Allora, per tarpare le ali ad Annozero, Masi e Innocenzi puntavano sul “comitato processi in tv” dell’Agcom. Istituito con un regolamento del luglio 2009 mirava a tutelare la corretta esposizione delle cronache giudiziarie per evitare gogne mediatiche e plastici insanguinati in prima serata. Alla fine di novembre 2009 il comitato sembrava ai berlusconiani l’arma letale per impedire a Santoro di occuparsi dei casi giudiziari di Berlusconi, Dell’Utri e Cosentino. I membri del comitato però quando furono investiti della questione nel 2010 votarono contro la censura. Ma quando il 29 novembre 2009 Innocenzi chiama Masi al telefono, a quattro giorni dalla trasmissione sul caso Mills, il comitato è una delle contromisure passate in rassegna. Anche se i tempi stretti impongono anche altre soluzioni più svelte.
INNOCENZI: Direttore
MASI: Ciao, eccomi
I: Allora, ho appena parlato con il presidente...(Silvio Berlusconi, ndr) loro (Annozero, ndr) fanno il processo Mills.
M: Eh
I: Allora, lui dice: ‘che cazzo state a fare tutti quanti...’ mi ha fatto un culo che non finiva più
M: Eh
I: Allora, io l’istruttoria l’avevo fatta aprire avevo fatto fare...con altri tre colleghi, il comitato purtroppo... mancano i tuoi quindi.....,
M: No, ma quelli non li ho nominati, il comitato quello li non è che è conta.. sai non è una questione che riguarda il comitato questa cosa qua, sono due cose diverse
I: No, se il comitato che riguarda i processi, quello.....
M: Si, eh, io.... il comitato.... la designazione l’abbiamo fatta, l’ho già mandata venerdì
I: Si, però qui bisogna trovare un sistema per venerdi, come cazzo possiamo fare...non so se tra domani e dopodomani.... vuoi che ci vediamo...
M: Si, ho capito, ma qui bisogna, cioè Giancarlo, eh adesso mettiamo su una strategia...il comitato lo faccciamo subito operativo...io domattina ti rimando di nuovo la lettera immediatamente
I: Lì il problema è che i processi non si possono fare, abbiamo sanzionato anche a suo tempo, alla Rai...penso che vale la pena trovare... (incomprensibile)... a tutti quanti, c’ha anche ragione, adesso al di là di tutto... con i processi in corso... sembra terra di nessuno, cazzo...
M: No, aspetta, noi stiamo facendo di tutto, soltanto che il problema Santoro è un problema tutto particolare non è che sta lì da vent’anni eh.. I: Lo so, lo so, purtroppo sembra terra di nessuno lui lì dentro M: Santoro dici I: Santoro si, si M: Ah no io pensavo la Rai I: No M: Sai la stiamo aggiustando, stiamo facendo di tutto, abbiamo mandato via pure Ruffini, insomma voglio dire, siamo riusciti a fare...però adesso...io...sono due cose diverse Giancarlo, la questione... I: Domani torni giù? M: Io sono qui, sono a Roma I: Ah, se vuoi che domani in giornata ci vediamo M: Eh, vediamoci domani in giornata, ci vediamo, vediamo quello che possiamo fare, possiamo fare...il comitato potrebbe fare una...scusa un secondo....(dopo un’interruzione la telefonata riprende, ndr) io c’ho un’altra idea, non serve a molto perchè è una cosa così, quello (San-toro) ti dice il diritto di cronaca...qui bisognava fare però purtroppo non è stato possibile ritornare sulla mancanza di contraddittorio, sulla questione D’Addario....hai capito.....no,no
I: Noi gliel’abbiamo.... io gli ho fatto firmare...
M: Tu portami... tu domani ci sentiamo verso le dieci, dieci e mezza, mi fai uno squillo e cerchiamo di vederci fuori Rai, ci incontriamo, tu portami com’è lo stato della questione...perché quella è l’unica strada per poter fermare qualcosa perchè quell’altra lì sul processo lui dice ‘va bè, io mi rimetto al diritto di cronaca, metto quello che c’è su tutti i giornali’ e basta quello per creare casino hai capito, come fa Travaglio no. Travaglio non dice una parola in più di quello che è andato già su tutti i giornali, pronto?
I: Si, si, no, stavo pensando.... va bè facciamo così, ci sentiamo verso quell’ora poi ci vediamo
M: Tu portami tutto quello che è possibile avere su come stanno le cose sulla famosa istruttoria perchè quella è l’unica strada possibile, perchè se io c’ho in mano, va bè, poi ne parliamo a voce dai...subito prima o subito dopo colazione, va bene? Si però l’altra cosa che deve fare, poi ne parliamo a lui (Silvio Berlusconi, ndr) lui lì per lì s’incazza ma pure lui deve capire che, intanto questa roba qui (incomprensibile)... perché se no gli archiviamo l’astensione e fa il 30 per cento (un picco di share che qualsiasi manager televisivo sogna e che invece il direttore generale dell’azienda teme come una sciagura, ndr)
I: Lì però il problema è che c’è Ghedini che gli rompe il cazzo, che gli dice guarda che qua... quell’altro Bonaiuti che... una roba che monta così, hai capito
M: Eh ma lo so bene, lo so bene, immagino, va bè però d’altronde deve pure vedere che noi... sai la Rai è fatta anche di cose articolate e lui lo sa, noi coi telegiornali stiamo dando tutto un altro messaggio, vedi adesso il Tg1 come ha trattato quell’argomento e il due come ha trattato l’argomento, ma lo stesso tre come ha trattato l’argomento, mo’ ci stanno i Gr è chiaro che sono passaggi complessi...Santoro sta lì da venticinque anni, c’è qualche motivo per cui...si ho saputo pure io di Mills...ma non è ancora sicuro, è un’ipotesi,
I: Ah, già tanto sarebbe se si riuscisse a non farglielo fare
M: Bisogna muoverci indirettamente perchè se gli dico (a Santoro, ndr) di non farlo è il momento che...
I: Ah certo....
M: Va bè
I: A domani allora
M: Ciao, ciao.
Un quarto d’ora dopo Masi richiama e chiede carte “informalmente” a Innocenzi:
MASI: Mi senti, allora guarda io ho fatto un esame, ho parlato pure... la questione del processo non c’entra niente, nel senso che al massimo che potremmo fare, gli possiamo fare un richiamo, lui ti dice: io starò attento alle regole, sto attento al codice e chi se ne frega; quello che mi devi, portami tutto il materiale sull’istruttorie aperte, sulla sanzione fatta perchè quello che posso fargli è una diffida, guarda che questi mi fanno... se mi minacciate una ulteriore sanzione o qualcosa del genere , io posso intervenire su questo direttamente, hai capito
INNOCENZI: Certo
M: Porta tutto il materiale che c’è, tutto quello che mi puoi far vedere formalmente e informalmente su st’argomento qui, perchè è l’unica cosa che possiamo fare, perchè col resto ci si pulisce il deretano con quella cosa lì del processo, tanto per usare un termine diretto... I: ...eh,eh,eh... M: Capito? I: Tiro su tutto quanto il materiale io domani M: Va bene I: Sì M: Ok, ciao Gian..., ci sentiamo domani verso le 11.30 - 12.00 e ci vediamo, va bene? I: Ciao M: Ciao Alle 20 e 13 di mercoledì la sera prima di Annozero, Giancarlo Innocenzi chiama Mauro Masi: INNOCENZI: Scusa Mauro sono Giancarlo...c’ho ancora una busta con due note, te la lascio adesso sotto lì a via Pasubio che te la portano su o te la porto a casa? MASI: Vai così perchè io non ci sono in questo momento! I: Ma tu torni lì oppure te la lascio sotto casa? M: No, guarda se no lasciala...al portiere a Via Mazzini? No lasciala a via Pasubio! Dai, me la portano su!
I: Va bene, in via Pasubio, poi gli dico che te la portano su!
M: Poi qui la cosa si è sviluppata in modo un po’ diverso, Giancarlo, poi ti dico!
I: Comunque io lì, in ogni caso e lo vedrai, se vuoi abbiamo preparato un’eventuale risposta ad una tua eventuale richiesta! In ogni caso insomma!
M: Mandamela, mandamela.
Il 10 dicembre, la settimana successiva, Annozero si occupa del processo Dell’Utri e delle dichiarazioni di Gaspare Spatuzza su Berlusconi. Masi chiama Innocenzi per sapere se l’Agcom farà qualcosa contro Santoro prima della trasmissione. Il commissario dell’Agcom gli spiega che ci vorrà un tempo più lungo per intervenire. Quando Innocenzi parla di settimane, il direttore generale della Rai esplode:
M: ..quando quella (Annozero, ndr) s’interrompe da sola!
I: Esatto! esatto!
M: La devo risolvere da solo con altri metodi se no altrimenti non ne usciamo!
I: Esattamente! purtroppo se vuoi supporto
M: Mi fa veramente incazzare sta cosa!... la sostanza è che non c’abbiamo niente in mano...... allora scusa Giancarlo, che ci sta a fare l’Autorità? Fammi capire.....va bene, lascia stare, la sostanza è che ancora una volta grazie al mitico Calabrò non c’abbiamo niente in mano!