Francesco Spini, La Stampa 20/10/2010, pagina 88, 20 ottobre 2010
Domande e risposte: Chi lancia l’Sos sulla corruzione? Un nuovo allarme sulla corruzione e sugli sprechi nella pubblica amministrazione arriva dalla Corte dei Conti
Domande e risposte: Chi lancia l’Sos sulla corruzione? Un nuovo allarme sulla corruzione e sugli sprechi nella pubblica amministrazione arriva dalla Corte dei Conti. Che cos’è quest’organo? È l’organo dello Stato che, tra le altre funzioni, svolge quella di controllo sulla gestione delle amministrazioni pubbliche ed ha quindi meglio di chiunque altro il polso su come viene utilizzato il denaro pubblico. L’allarme di ieri giunge in occasione dell’insediamento ufficiale del nuovo presidente, Luigi Giampaolino. Come si può definire questa Corte? È chiamata la magistratura contabile dello Stato, perché opera appunto un controllo sui conti pubblici ad ogni livello amministrativo. Tecnicamente è un organismo di rilevanza costituzionale che annovera anche funzioni giurisdizionali, consultive e amministrative. Chi nomina il presidente della Corte? Il presidente è nominato dal presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio. Viene selezionato tra gli alti magistrati che abbiano un’esperienza almeno triennale di presidente di sezione della stessa Corte o funzioni equivalenti in altri organi dello Stato o comunitari. Dunque il governo controlla la Corte? No, la Corte è autonoma ed è consulente-controllore di Palazzo Chigi. Col Parlamento ha una veste, per così dire più consultiva - da organo «ausiliario» - in quanto lì riferisce sull’esito dei controlli effettuati a tutti i livelli su come viene gestito il denaro pubblico, compreso quello raccolto attraverso il Fisco. Chi esercita il controllo su questo organo? Il Consiglio di Presidenza ha funzioni di autogoverno, un po’ come avviene, nella magistratura ordinaria, con il Csm. È composto dal presidente, dal procuratore generale, dal presidente aggiunto, da dieci magistrati, da quattro rappresentanti «laici» (professori universitari o avvocati), eletti due dalla Camera, due dal Senato a maggioranza assoluta. Che tipi di controlli effettuano i magistrati? La nostra Costituzione assegna anzitutto alla Corte un controllo preventivo di legittimità principalmente sugli atti del governo, il controllo successivo sulla gestione delle amministrazioni pubbliche e un controllo economico-finanziario che riguarda gli enti che ricevono soldi dallo Stato, la copertura finanziaria delle leggi e la certificazione dell’attendibilità dei costi dei contratti di lavoro stipulati dalla pubblica amministrazione. Chi c’è nel mirino? La Corte può richiedere documentazioni oppure decidere ispezioni o, ancora, accertamenti su regioni, province, comuni, comunità montane e consorzi. Ma anche su scuole, università, gli istituti autonomi case popolari, come su tutti gli enti pubblici non economici, gli enti del servizio sanitario nazionale. Inoltre c’è un controllo economico-finanziario sugli enti sovvenzionati dallo Stato, per evitare che questi ultimi dissipino le risorse pubbliche di cui dispongono. Interviene anche sull’uso dei fondi comunitari? Sì, anche in questo caso la Corte opera per assicurare che le risorse provenienti dall’Unione siano gestite in maniera corretta, con «particolare attenzione all’attività di contrasto delle frodi comunitarie», come ha ribadito ieri il presidente Giampaolino. Quali sono gli effetti del controllo sulla gestione? La Corte invia le proprie osservazioni alle amministrazioni sottoposte al controllo. Almeno una volta all’anno relaziona al Parlamento e ai consigli regionali sugli esiti dei controlli effettuati. A loro volta le amministrazioni oggetto di esame devono comunicare alla Corte i provvedimenti presi in seguito ai rilievi dei magistrati contabili. Quando la Corte opera in funzione di giudice? La Corte di Conti può giudicare in materia di contabilità pubblica gli amministratori o i funzionari pubblici su fatti inerenti alla gestione delle risorse pubbliche: la Corte valuta l’esistenza di responsabilità per eventuali danni causati all’Erario. Inoltre davanti alla Corte finiscono i contenziosi in materia di pensioni, sia per quanto riguarda il diritto che per l’ammontare. Quanto incide realmente l’azione della Corte? La presenza della Corte è costante e si avverte sia nei grandi temi nazionali che riguardano l’azione del governo e l’assetto della finanza statale, così come nei piccoli casi: da ultimo in molti hanno invocato proprio l’intervento della Corte dei Conti per i fatti di Adro, dove sono stati rimossi i simboli leghisti con cui il sindaco aveva riempito l’intera scuola.