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 2010  ottobre 20 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "DILIBERTO

Oliviero"

[Valerio Staffelli racconta la consegna dei tapiri]: "Oliviero Diliberto, che con grande ironia scherzò sulle sue spese sanitarie per le sedute di shiatsu".
(Laura Piazzi, ”Tv7” n. 17/2001)

Fra i Bestiari del 1999 [di Giampaolo Pansa], delizioso quello sul ministro Oliviero Diliberto in vacanza alle Seychelles con la scorta pagata dallo Stato.
(Claudio Rinaldi, ”la Repubblica” 2/4/2004)

[Franco Marini] Tra una frittata con cipolle e una cicoria selvatica di cui va matto, si ferma spesso a far bisboccia con gli alpini di Barisciano, paesino a pochi chilometri dal suo: socio grazie alla leva come sottotenente al Battaglione Trento. Ed è proprio nella sede del gruppo che, alla fine dei ”90, l’allora segretario del Ppi sfidò a sorsi di Moltepulciano D’Abruzzo il collega Oliviero Diliberto armato di Cannonau, vino sardo doc. ”Ce ne scolammo una trentina”, sorride Antonello Di Nardo, capo delle penne nere, ”finimmo a cantare Vola Vola, a Franco piace un sacco”. Lo fa spesso: il sindaco Costantini alla fisarmonica, il senatore Marini solista. [...]».
(Giovanna Vitale, ”la Repubblica” 28/4/2006).

«Un passetto più in là e troviamo la Baggina. Ossia l’ospizio dei vecchi filo-sovietici guidati da Armando Cossutta. � un altro dei clan che martedì 9 ottobre hanno martellato il vaso di coccio dell’Ulivo. Senza nemmeno fantasia politica, come è apparso chiaro dal discorso di Oliviero Diliberto. Il quale ha spiegato al mondo che l’unico modo per fermare Bin Laden è quello di togliere l’embargo alimentare all’Irak di Saddam Hussein» (Giampaolo Pansa).
(Giampaolo Pansa, LíEspresso 18/10/2001)

Gabriella Serrenti, moglie di Oliviero Diliberto, invece, lavora all’Anci (l’associazione dei Comuni): essendo giovanissima ha uno stipendio che non contempla scatti di anzianità. Quanto? «Nessun pudore, meno di due milioni».
(Luca Telese, Sette 13/05/1999)

Il 20 novembre, su richiesta del guardasigilli Oliviero Diliberto, la Corte d’Appello ha revocato gli arresti di Ocalan, disponendo l’obbligo di dimora a Roma, misura prevista esclusivamente in vista di un’eventuale richiesta di estradizione da parte della Germania, a cui l’Italia è impegnata dal Trattato di Schengen.
(Giovanni Bianconi, La Stampa 18/11/1998)

Il primo ottobre, sulla base di risoluzioni approvate dalle commissioni Estere di Camera e Senato, il Parlamento curdo in esilio si riunì a Montecitorio per tre giorni. Tra i maggiori sostenitori della causa curda il Guardasigilli Oliviero Diliberto, allora capogruppo di Rifondazione.
(F.Sar., Il Messaggero 15/11/1998)

Come passeranno il Capodanno i politici italiani? Il segretario dei Comunisti Italiani Oliviero Diliberto: «Non so cosa farò a Capodanno, anche se sicuramente sarò a Roma. Lancio quindi un appello attraverso Il Foglio: qualcuno organizzi un veglione e mi inviti, altrimenti sarò a barca persa, come dicono in Sardegna, cioè in mare aperto e senza punti di riferimento!»
(Antonello Capurso, Il Foglio 27/12/2000 a pagina 2)

La riforma del giudice unico è stata varata nel luglio del ’97, l’entrata in vigore, prevista per il 2 giugno ’98, è stata rimandata al 2 giugno ’99 e ora è in discussione un ulteriore rinvio. Il guardasigilli Oliviero Diliberto vuole tenere ferma questa data.
(Giuseppe D’Avanzo, "Corriere della Sera" 10/12/98)

Come Katia Bellillo diventò ministro: «Erano le due di notte tra la domenica e il lunedì. Telefono. Era Diliberto ed era anche la prima volta che mi chiamava a casa. "Preparati perché stamattina alle nove devi giurare come ministro". "Oliviero sei impazzito?". "No, voglio essere corretto con te. Tu sai che pensavamo alla compagna Ersilia Salvato, ma lei è disponibile a fare il ministro solo come Guardasigilli e questo non passa. Dopo il no della Salvato abbiamo indicato tutti i nomi dei compagni seguendo la gerarchia. Ma D’Alema vuole una donna e per questo abbiamo pensato a te. Se non hai un tailleurino vattelo a comprare. Alle sei ti vengono a prendere"».
(Concita De Gregorio, "Il Venerdì" 22/11/2002, pagina 24).

I libri antichi sono collezionati sia da Marcello Dell’Utri che da Oliviero Diliberto ma questi dice che dal primo lo distingue la minore disponibilità eco.
(Il Foglio, 16/7/97)

La linea seguita da Angelo Muzio, cassiere del Pdci di Armando Cossutta e Oliviero Diliberto, è quella di creare un efficiente partito azienda che ha chiuso il 2002 in utile di 600 mila euro, non ha debiti con le banche e conta su un patrimonio di 741 mila euro, di cui 209 mila investiti in Ctz.
(Marina Martinetti, "Economy" 19/3/2004)

L’onorevole Bobo Craxi (Nuovo Psi) fa sapere che Oliviero Diliberto, Alfonso Gianni e Massimo D’Alema "se ne intendono certamente", ma anche lui conosce bene i vini siciliani.
(Antonello Capurso, Il Foglio, 28/7/2004, pagina 2).

Oliviero Diliberto (Comunisti italiani) riconosce in quella musica [il reggae] "uno spartiacque con l’era moderna".
(Michela Tamburrino, La Stampa 2/2/2005, pag. 13)

In realtà è difficile raccontare le cose da quaggiù, a XXI secolo iniziato, in uno dei pochi posti al mondo che ancora sollevano furori ideologici. Cuba non è quel paradiso raccontato da Oliviero Diliberto nè quell’inferno descritto da Gustavo Selva.
(Il Sole 24 Ore 11/05/2005, pag.6 Ugo Tramballi)

Il letto è invece un buon posto dove apprendere di essere diventati ministro: Oliviero Diliberto fu svegliato alle sette di mattina da Luciano Violante: "Sei ministro della Giustizia!".
(Corriere della Sera Magazine, Antonello Capurso, 6/05/05)

«Ai mercati vorrei dire che il Paese con la crescita economica maggiore è la Cina comunista». Forse anche altri hanno colto questa frase di Oliviero Diliberto in una recente intervista (Corriere del 10 agosto). Io ne sono rimasto affascinato: sedici parole sistemano in un colpo solo ardue questioni che ci occupano da un secolo e più, questioni come crescita, comunismo, mercato, rapporto tra regime economico e regime politico, emergere della potenza cinese, traendone un fresco e singolarissimo pronunciamento. [...] Con prontezza di spirito interviene allora Diliberto, la cui frase, in chiaro, vuol dire: proprio la presenza dei comunisti dovrebbe rassicurare i mercati, perché la miglior ricetta per la crescita è il comunismo, come la Cina dimostra.
(Corriere della Sera 15/08/2005, pag.1-22 Tommaso Padoa-Schioppa)

In piazza in difesa di un Paese democratico, no. In piazza in difesa di una dittatura, sì. Fausto Bertinotti e Oliviero Diliberto ieri sera non erano davanti all’ambasciata iraniana per manifestare contro le dichiarazioni del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, che ha detto di voler cancellare Israele dalla faccia della terra. [...] Il 28 giugno del 2003 Bertinotti e Diliberto erano a piazza Farnese, a Roma, tra le bandiere rosse e le magliette con l’icona di Che Guevara per la ”manifestazione nazionale di solidarietà” con l’isola caraibica governata dal dittatore Fidel Castro. Diliberto, nell’occasione, si rammaricò perché mancavano molti esponenti della sinistra: ”Cuba dovrebbe essere un simbolo dei unità”, disse l’ex ministro della Giustizia.
(Libero 04/11/2005, pag.7)

Oliviero Diliberto (segretario del Pdci): «Io spero la Roma. L’importante è che non lo vinca il Milan, per ragioni politiche, e la Juve per ragioni storiche».
(Come sarà il 2004. Politica, economia, cultura, sport, costume: 66 italiani rispondono, Vespina)

Durante la campagna elettorale del 2000 Storace era arrivato a 110 chili, poi andò in tv con il comunista Oliviero Diliberto e il paragone lo avvilì: questione di salute e d’immagine. Si mise a dieta e tornò a novanta.
(Mattia Feltri La Stampa, 12/03/2005)

Il capo dello Stato dovrà inoltre farsi «garante della verità e della giustizia» secondo quanto esige il Social Forum di Genova, «garante della Costituzione» per Bassolino e il comitato del sì del referendum sul federalismo, deve rassicurare Oliviero Diliberto contro la «sconcertante e inaccettabile invasione di campo da parte del governatore della Banca d’ Italia» e deve garantire Francesco Cossiga che, anche nel numero di appelli al capo dello Stato, non è secondo a nessuno.
(Maria Latella Corriere della Sera, 26/11/2002)

Oliviero Diliberto ribalta sulla Margherita e sulla pretesa di una posizione unitaria la «drammatizzazione» sulla guerra in Iraq che ha portato alla spaccatura, ammonisce che «la cessione di sovranità non può esistere se poi finisce coi soliti che cedono e i soliti che decidono» e quindi si tolgano di testa lo scioglimento dei Comunisti Italiani: «Io il mio partito non lo sciolgo come non lo sciolgono i diessini».
(Gian Antonio Stella Corriere della Sera, 24/10/2002)

[Intervista a Califano] Chi non le piace del centrosinistra?
Bel duello. Pensa che Romano Prodi è quello che mi sta meno antipatico: almeno fa ridere. Oliviero Diliberto, direi. E Francesco Caruso, ovviamente.
(Panorama 09/03/2006, Stefano Lorenzetto)

Segretario edonista. Il segretario del Pdci, onorevole Oliviero Diliberto, confessa: ”Apprezzo stare a tavola. Traduzione: mangio e, soprattutto, bevo con allegria e cupidigia. Cioè molto”.
(Il Foglio 15/06/2006, Antonello Capurso)

[Manuela Palermi] l’avventura con il Prc finisce e lei che era bertinottiana segue Oliviero Diliberto, che, dice, “è la seconda persona al mondo che amo di più”. È la sua addetta stampa, la sua consigliera politica al ministero della Giustizia. [...]»
(Maria Teresa Meli, “Corriere della Sera” 29/6/2006).

Il segretario del Partito dei comunisti italiani, Oliviero Diliberto, posto da Daria Bignardi davanti all’alternativa di una vacanza a villa Certosa o al Billionaire, ha scelto il Billionaire, "ma ci andrei imbottito di tritolo". Non detenendo più la titolarità del ministero della Giustizia, Diliberto se la farebbe, la giustizia, al modo dei kamikaze. Senonché ha poi spiegato che era una semplice battuta. Niente di personale, solo per divertirsi un po’.
(La Stampa 26/10/2006, pag.5 Mattia Feltri)

Oliviero Diliberto. Il segretario del Pdci è pubblicamente amico di Hezbollah. Ha più volte definito «occupazione militare» e «massacro» la presenza di Isreale in Palestina, e più volte chiesto il ritiro dell’ambasciatore italiano a Tel Aviv.
(Mattia Feltri, La Stampa 27/1/2007)

Oliviero Diliberto. Si sta sfiancando in una serie di interviste che battono tutte sullo stesso chiodo: bisogna unirsi, divisi ci annientano, insieme peseremo il 12 per cento e non potremo essere messi al margine, Fausto lo ha capito, "vedo più facile unire noi, Bertinotti e Mussi che la Binetti e Grillini".
(L’Espresso 15/03/2007, pag.71 Giampaolo Pansa)

Vincino dice che tra i politici è difficile trovarne uno carino: «Con la vita che fanno - riunioni, cene, mangiar male, digerire peggio, poco sport - a quarant’anni sono già imbruttiti, appesantiti. Rutelli passa per bello, in realtà è terrificante, con quel mascellone. Pietro Folena non è brutto, ma in Sicilia ha fatto disastri immani. Veltroni invece è sempre stato un disastro, con quella pappagorgia, la pancetta. Forse il più bello di tutti è Oliviero Diliberto. Ma è perfido».
(Enrica Brocardo, Vanity Fair n. 12 29 marzo 07 pagina 170)

Nella libreria davanti Montecitorio, mentre sceglie coltissimi libri sulla civiltà bizantina, il segretario del Pdci, Oliviero Diliberto, mormora: ”Veltroni? E’ il più furbo di tutti”.
(Il Foglio 21/6/2007)

[Su Cosimo Mele] Fa eccezione il segretario dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto, che usa parole molti pesanti: «Voglio vedere come voterà sulla sacralità della famiglia uno che va per puttane e che si droga».
(Corriere della Sera 30/7/2007)

I grandi accusati del V-Day, i politici, per lo più si tengono a distanza. In serata Oliviero Diliberto, segretario dei Comunisti italiani, bacchetta: «L’antipolitica è sempre di destra, anche quando pensa di essere di sinistra».
(Corriere della Sera 9/9/2007)

[Dopo il rapimento di 2 soldati italiani] Oliviero Diliberto a scatenare la polemica: «Quest’ultimo episodio conferma l’assurdità della nostra presenza in Afghanistan. Lo diciamo da tempo: ritiriamo subito le truppe», dice il segretario Pdci dopo aver espresso «solidarietà» alle famiglie ed essersi impegnato a non lasciare «nulla di intentato» per giungere alla liberazione.
Il portavoce di An, Andrea Ronchi, è scandalizzato: «Non è il momento delle speculazioni, Diliberto si vergogni ». E se anche dal centrosinistra arrivano bacchettate al leader del Pdci da Udeur, Sdi e dipietristi, il segretario dell’Udc Cesa chiede a Prodi di «smentire e isolare la posizione irresponsabile di Diliberto», che secondo il leghista Calderoli dimostra «ancora una volta come l’Italia cammini sempre sull’orlo del baratro grazie a questa maggioranza che sa solo litigare». Ma Diliberto insiste: «Chiederò a Prodi un atto ufficiale con i tempi del ritiro».
(Paola di Caro, Corriere della Sera 24/9/2007)

Il segretario del Pdci, Oliviero Diliberto, si felicita con Veltroni: «Da noi mille auguri all’alleato del Pd. Auspico però che questa vittoria non crei ulteriori fibrillazioni al governo in carica»
(Roberto Zuccolini, Corriere della Sera, 15/10/2007)

[Intervista a Maria Romana De Gasperi] Il comunismo è talmente assurdo... Chi può essere un comunista vero?
Oliviero Diliberto dice d’esserlo.
Quello che vuol portare la mummia di Lenin a Roma? Fanfaronate. Si dice comunista, ma non fa certo vita da comunista.
(Panorama 6/12/2007, Stefano Lorenzetto)

Questa volta si litiga perfino nella neonata Sinistra Arcobaleno con Oliviero Diliberto che accusa Rifondazione di «intese trasversali» con il Pd e Forza Italia.
(Il Sole 24 Ore 12/12/2007, pag.15 Lina Palmerini)

Animano la Sinistra-Arcobaleno Franco Giordano, Oliviero Diliberto, Alfonso Pecoraro Scanio e Fabio Mussi. [...] Nel 1995 con l’uscita del gruppo dei Comunisti italiani poi confluiti nei Ds, e nel 1998 con la scissione che dà vita al Partito dei comunisti italiani (Pdci) di Cossutta, Diliberto e Rizzo. [...] Piuttosto è la collocazione politica che differenzia la formazione di Diliberto, Giordano, Mussi e Pecoraro Scanio. Si tratta infatti di partiti che, benché si collochino all’estrema sinistra, sono tutti al Governo.
(Il Sole 24 Ore 12/12/2007, pag.13)

Il primo segnale viene da Diliberto, costretto a disdire il pranzo di seconde nozze nel castello di Sorci, in quel di Anghiari. Glie l’ha ordinato Cossutta, il vero padrone del partito, quello che nel gennaio 1994 ha assunto Fausto per farne il segretario di Rc.
(L’Espresso 20/12/2007, pag.78 Giampaolo Pansa, Sabina Minardi)

Oliviero Diliberto Segretario dei Comunisti italiani, celebre per «La biblioteca stregata», una sorta di giallo bibliofilo che ha riscritto varie volte, e anche perché ha raccolto tutti i 900 volumi della vecchia Bur «grigia», la collana economica della Rizzoli.
(La Stampa 9 marzo 2008, Mario Baudino)

Sappiamo che Oliviero Diliberto ha ceduto il posto di capolista a Ciro Argentino, l’operaio che durante il funerale dei suoi colleghi ha strappato la corona di fiori mandata dalla ThyssenKrupp.
(Il Giornale 14 marzo 2008, Filippo Facci)

Seppure esclusi dalla scena politica, i comunisti italiani, invece, sorridono e il bilancio 2007 del partito guidato da Oliviero Diliberto con un avanzo di 100.796 euro, che porta il patrimonio netto a 1.794.134 euro,, induce all’ottimismo.
(Emilio Gioventù, Italia Oggi 27/6/2008, pagina 6)

Oliviero Diliberto i voti non li ha persi. Solo che a votarlo mica sono gli italiani. Ma gli studenti del suo corso di diritto romano all’università di Roma, lezioni e udienze ogni lunedì e venerdì "Sono al terzo posto nella hit parade dell’indice di gradimento di tutta la facoltà", si pavoneggia lui, beato chi si accontenta.
(Marco Damilano Denise Pardo, L’espresso 7/8/2008, pagina 40)

Oliviero Diliberto, segretario del Pdci, con il sigaro in bocca sui manifesti.
(Roselina Salemi, La Stampa 19/12/2008)

Su Facebook per motivi ignoti, giorni fa sono state oscurate le pagine del Pdci e di Oliviero Diliberto.
(L’Epsresso, 26 febbraio 2009)

Frenetica giornata di campagna elettorale, in volo su e giù per l’Italia a caccia di voti, Oliviero Diliberto e Nichi Vendola si incrociano per caso in un aeroporto. Arriva un operaio, chiama al telefono un amico, lo fa precipitare, vuole una foto con il cellulare. Si mette in posa con Diliberto, sorriso, scatto. Poi si rivolge verso Vendola, stessa scena, tanti ringraziamenti. "Sono comunista", ripete entusiasta al segretario dei Comunisti italiani e al governatore della Puglia. Ignorando che i due militano in partiti diversi e che sono alla guida di liste contrapposte, impegnati in uno scontro fratricida. [...] Pietro Ingrao: il prestigioso leader del Pci, l’ultimo grande vecchio in circolazione con i suoi 94 anni compiuti da poco, ha dichiarato all’’Unità’ che voterà per la falce e il martello, Diliberto e Ferrero: un brutto colpo per la lista di Vendola, che in compenso incassa il voto di Achille Occhetto.
(Marco Damilano, L’Espresso, 14 maggio 2009)

Alessandro Bianchi, il rettore dell’università di Reggio Calabria scelto da Oliviero Diliberto per rappresentare i comunisti italiani nel secondo governo Prodi.
(Dino Martirano, Corriere della Sera 18/02/2010)

Oliviero Diliberto (granitico quanto a fede paleocomunista, ma delizioso quanto a passione e competenza bibliofila).
(Giampiero Mungini, Libero 12/3/2010)

l nostro viaggio non può che partire dal Pdci di Oliviero Diliberto, che fino alla catastrofe elettorale della lista arcobaleno del 2008 era additato come modello di gestione economica persino da un analista non certo tenero come Gianmaria De Francesco, cronista economico de Il Giornale: apparato ridotto, conti in regola, rapporto virtuoso tra eletti, voti e militanti, che garantiva solidi attivi di bilancio. Ebbene, la notizia che in queste ore, per motivi comprensibili, si prova a mantenere segreta, è che il partito è ormai alla bancarotta. Sul conto corrente ci sono solo 160 mila euro, quelli che bastano a malapena a gestire l’amministrazione ordinaria. Dei 21 dipendenti 17 sono stati posti in cassa integrazione. Ne rimangono solo quattro, di cui uno per motivi legali è l’amministratore, l’altro è un centralinista, l’altro è il segretario del segretario, e l’ultimo un organizzatore, ovvero il presidio minimo per cui il cuore dell’organizzazione non cessi di battere all’istante.
(Luca Telese, il Fatto Quotidiano 10/4/2010)

Tra i parlamentari con pensioni sopra quota 6.200: Oliviero Diliberto (segretario Comunisti italiani).
(Mauro Suttora, Oggi, 23 giugno 2010, pag. 18)

Dell’Utri mafioso: ma allora perché vanno a cena da lui Umberto Eco e Oliviero Diliberto?
(Luigi Bacialli, ItaliaOggi 1/7/2010)

Il Pdci di Oliviero Diliberto ha espulso un anno fa Marco Rizzo con l’accusa di aver fatto campagna elettorale in favore di Gianni Vattimo.
(Mattia Feltri, La Stampa 26/7/2010, pagina 7)