Varie, 20 ottobre 2010
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Ali Rubina
• Mumbai (India) 9 ottobre 1996. Attrice. Nota come la giovane Latika nel film Slumdog Millionaire (Oscar 2008) • «“Rubina è una star mondiale e vale non meno di 20 milioni di rupie”. Quanto sono 20 milioni di rupie? Lo zio di Rubina non sa fare i calcoli molto bene: “Duecentomila sterline”. L’interlocutore, un reporter sotto copertura di News of the World, edizione domenicale del tabloid Sun, lascia correre, annoterà poi che sono 270 mila sterline. La trattativa [...] avviene un giovedì sera in un albergo di lusso a Mumbai in India, “The Leela” Kempinski. È presente pure la bambina [...] che crede di essere stata accompagnata lì, nel resort a cinque stelle, per nobili ragioni e non per un inganno, uno dei tanti che passano sulla sua testa. Ingenua, semplice, simpatica. Le hanno spiegato che un ricco signore di Dubai è venuto apposta per conoscerla e per regalarle tre scatole di cioccolatini. E lei è felice, si guarda attorno, chiama “zio” quell’estraneo così gentile, osserva che il bagno della suite, 480 sterline a notte, è “grande quanto la casa dove vivo e dormo per terra” nella periferia. [...] Il suo volto, il suo sorriso sono noti in ogni angolo del mondo. Il film del regista inglese, Danny Boyle, plu ridecorato con gli Oscar ha donato a Rubina improvvisa e travolgente popolarità, oltre a un viaggio a Hollywood per toccare la magica statuetta, accompagnata dallo zio perché il papà ha problemi di giustizia e non può uscire dall’India. Ma non le ha cambiato più di tanto l’esistenza. È dura tirare avanti quando i riflettori si spengono e si torna alla quotidiana battaglia nella giungla delle baracche [...] Rubina è stata [...] ingaggiata per uno spot assieme a Nicole Kidman. Non è noto quanto sia finito nelle tasche dell’attrice. Ma è noto che Rubina è stata ripagata con 2 mila dollari. Non è sfruttamento dei minori anche questo? [...] “Nella famiglia di Rubina sono furibondi perché, nonostante il film sia andato bene e la bimba sia diventata famosa, loro sono ancora costretti a campare in condizioni disagevoli. Si è fatta avanti una coppia benestante del Medio Oriente che ha visto un servizio televisivo su Al Jazeera, chiede di adottarla [...] Il papà ha intenzione di abbandonare gli slum, i bassifondi, ma non sa co me. L’unica possibi lità è cedere la sua Rubina e accetta la migliore offerta” [...]» (F. C., “Corriere della Sera” 20/4/2009) • «La piccola Rubina Ali piange coprendosi il visino con le mani. Accovacciata su un mucchio di assi scrostate, pezzi di lamiera e teli strappati tra le fogne a cielo aperto di una baraccopoli come quelle di The Millionaire, pellicola di Danny Boyle che ha vinto otto Oscar. Ma questa volta non è un film, le lacrime di Rubina, [...] sono vere: è stata fotografata [...] e le sue immagini sono rimbalzate in tutto il mondo: la misera abitazione in cui viveva con la famiglia è stata demolita dalle autorità locali di Mumbai. Una baracca di una sola stanza in uno slum, quello di Garib Nagar, che è tra i più poveri della città. Era la casa di Rubina. E negli scatti dei fotoreporter ecco Rubina che piange assistendo alla demolizione. Ecco i suoi grandi occhi scuri (quelli della giovane Latika, nel film) che osservano tristi le macerie. Eccola appoggiata a un palo sfuggito alle ruspe, a cui è rimasto appeso un vecchio ventilatore. In un’altra ancora abbraccia un parente. [...]» (C. Maf., “Corriere della Sera” 31/12/2009).