La Stampa 18/10/2010, pagina 28, 18 ottobre 2010
Fammi vedere come scrivi e ti dirò chi sei (e chi sarai) - Alcuni sono balzati agli onori della cronaca per le perizie commissionate, come Evi Crotti e Alberto Magni, chiamati a dipanare il caso dell’appartamento di Montecarlo in affitto a Giancarlo Tulliani, oppure come Fausto Brugnatelli, che ha smascherato le firme false nelle liste lombarde per le elezioni regionali
Fammi vedere come scrivi e ti dirò chi sei (e chi sarai) - Alcuni sono balzati agli onori della cronaca per le perizie commissionate, come Evi Crotti e Alberto Magni, chiamati a dipanare il caso dell’appartamento di Montecarlo in affitto a Giancarlo Tulliani, oppure come Fausto Brugnatelli, che ha smascherato le firme false nelle liste lombarde per le elezioni regionali. Ma la maggioranza dei grafologi lavora con discrezione e nella riservatezza assoluta. Riconoscimento Questi professionisti della descrizione e dell’analisi della scrittura sono reduci dal primo successo della loro battaglia per il riconoscimento, avvenuta qualche giorno fa, grazie al lavoro del Colap e dell’Agi, la più importante associazione del settore. Alla firma del ministro della Giustizia c’è il primo riconoscimento della professione di consulente grafologo (iscritti all’Agi e all’Agp), insieme a quelle del traduttore e dell’amministratore di condominio, che prelude all’istituzione di un registro. Ma quanti sono i grafologi e in che cosa consiste la loro attività? Le origini La grafologia nasce in Italia grazie a padre Girolamo Moretti, che due anni prima della sua scomparsa, in occasione del primo congresso italiano di grafologia, propone di far nascere un’associazione, per diffondere la grafologia come conoscenza della personalità. Qualche anno dopo nasce così ufficialmente l’Agi, ma il primo seme venne lanciato 50 anni fa. Oggi si contano circa duemila grafologi, di cui mille in attività. Il lavoro La disciplina si prefigge di individuare le caratteristiche della personalità di un soggetto attraverso l’interpretazione della sua scrittura e più in generale della sua attività grafica spontanea. L’atto dello scrivere coinvolge tutta la personalità dal momento dell’ideazione dello scritto fino alla sua esecuzione. È come se lo spazio bianco che abbiamo di fronte prima di scrivere rappresentasse simbolicamente lo spazio vitale in cui siamo inseriti, che scrivendo riempiamo della nostra personalità. Nulla di misterioso o esoterico, ma un metodo rigoroso e scientifico, di antiche tradizioni, quello originato da padre Moretti, fondatore della scuola italiana di grafologia. Il futuro «I campi d’intervento della nostra professione che si svilupperanno maggiormente nel futuro sono tre - racconta Anna Castelli, riconfermata presidente dell’Agi - l’area classica, vale a dire quella peritale, continuerà a svilupparsi. Mi riferisco al lavoro di certificazione dell’autenticità delle firme, lavoro consolidato, che probabilmente si estenderà in altre direzioni, per esempio sempre nel campo giudiziario e forense e verso i tribunali dei minori. La seconda area è educativa e rieducativa. Sono in crescita le disgrafie, prodotte da un apprendimento attraverso la lettura e la scrittura non corretto, che si stima riguardino il 20% della popolazione scolastica; il nostro compito è quello di lavorare con gli insegnanti per migliorare l’apprendimento e lo sviluppo dei più giovani. La terza area è quella del lavoro, sia per l’orientamento che per la creazione di squadre e team, sia per la selezione e l’analisi del potenziale» Le aziende Sono numerose infatti le aziende che ricorrono a questa pratica consulenziale, quando debbono fare “team working” o scegliere una persona a cui affidare una responsabilità o un compito delicato. E anche negli annunci di ricerca del personale può capitare di leggere di integrare e produrre, insieme al classico curriculum vitae et studiorum, anche una breve lettera manoscritta. Per decodificarla e analizzare la personalità del candidato viene reclutato un consulente grafologo. La formazione Fino a qualche anno fa esisteva un corso di laurea triennale che ha laureato molti grafologi e che si svolgeva presso la Lumsa di Roma e l’università di Urbino. Da qualche tempo questo corso non è più attivo, ma sempre a Urbino è attivo un master in grafologia. Esistono poi diversi corsi triennali abilitanti promossi da scuole e associazioni. Appuntamenti Venerdì 22 ottobre a Roma si terrà un convegno dell’Agi, che fa il punto sulla professione (www.a-g-i.it). L’altra associazione è Agp (www.grafologiprofessionisti.com).