Varie, 19 ottobre 2010
Maricica Hahaianu, 32 anni, infermiera professionale originaria di Focsani (Romania occidentale), cinque anni fa insieme al marito Adrian era venuta in Italia in cerca di fortuna
Maricica Hahaianu, 32 anni, infermiera professionale originaria di Focsani (Romania occidentale), cinque anni fa insieme al marito Adrian era venuta in Italia in cerca di fortuna. Un figlio di 3 anni lasciato in patria, aveva trovato subito lavoro a Roma, nella clinica riabilitativa Villa Fulvia, sull’Appia Nuova. «Ragazza tranquilla, che non ha mai dato problemi, carinissima con i pazienti», in fila alla stazione della metropolitana di via Anagnina per comprare il biglietto si mise a discutere per questioni di precedenza con Alessio Burtone, 20 anni, denunciato in passato per lesioni. Continuarono a litigare anche camminando lungo la banchina, con spintoni, schiaffi e sputi fino a quando quello le diede un pugno in piena faccia che la fece cadere svenuta all’indietro. Si capì subito che era molto grave, la portarono all’ospedale dove fu operata alla testa, mentre Burtone, definito dai vicini una «brava persona», spiegò di essersi spaventato dopo aver visto la donna mettere le mani nella borsa, temendo ne tirasse fuori un coltello. Per chiedere scusa scrisse una lettera alla famiglia di lei. Intanto la Hahaianu, che per poche ore aveva ripreso a respirare da sola, finì in coma irreversibile e i medici non poterono far altro che staccarla dalla macchina che la teneva in vita.