Aldo Baquis, La Stampa 19/10/2010, 19 ottobre 2010
A TEL AVIV IL MIRACOLO DEL BIS
Anche in un Paese dove i miracoli dovrebbero essere all’ordine del giorno la replica in un mese della medesima sestina nelle estrazioni del Lotto ha lasciato molti paralizzati dallo stupore. «Un evento che si verifica una volta ogni 10 mila anni», titola un tabloid, lasciando i lettori liberi di immaginare che il vincitore precedente possa essere stato Matusalemme.
Lo scorso sabato, quando le palline (13, 14, 26, 32, 33 e 36) si sono adagiate nella vaschetta dopo aver turbinato in una sfera di vetro, i responsabili dell’estrazione sono impalliditi. Nel palazzo del Lotto, nel centro di Tel Aviv, sono seguite ore di controlli perché l’esatta ripetizione dell’estrazione del 21 settembre sfuggiva alla loro comprensione. Per ore il sito Web non è stato aggiornato. Alla fine ci si è arresi all’evidenza.
«Non c’è trucco, non c’è inganno», conferma Oved Hazan, il responsabile dei servizi di sicurezza del Lotto. L’apparecchio per le estrazioni (costruito negli Usa) è ripreso da telecamere che possono essere da lui controllate in ogni momento. Le palline sono ispezionate con cura amorosa: il minimo scarto di peso, il graffio più insignificante e scatta la sostituzione. Nessuna mano può toccarle: al momento dell’estrazione, le preleva un getto d’aria.
Malgrado tutto prosperano le teorie cospiratorie. In un Paese dove circolano persone celebri per la loro sbrigliata fantasia (come agenti segreti, inventori, romanzieri, rabbini cabbalisti) qualcuno - insinua qualche giornale - potrebbe aver truccato il gioco. Altro elemento sospetto: il numero di quanti hanno azzeccato questa settimana le palline giuste era insolitamente alto.
Negli ambienti ortodossi si assicura comunque che la cabbala non c’entra. I rabbini ortodossi infatti vietano di giocare al Lotto: anche se il timorato si impegnasse a destinare ogni vincita ad opere edificanti. «L’esperienza insegna - era solito spiegare il rabbino Yaakov Lugassi - che esiste una certa distanza fra i buoni propositi espressi al momento dell’acquisto della scheda e la disponibilità a realizzarli appena estratti i numeri buoni». Meglio dunque non mettere alla prova la natura umana.