Ennio Flaiano, “Lo spettatore addormentato”, Adelphi 2010, 18 ottobre 2010
COMFORT
«Pulito, sodo, dipinto da capo a piedi di un tenero color crema e percorso da pilastri di marmo nero. C’è odore di cartoleria tra le sue poltrone, aria di esposizione di mobili nelle scene, un ricordo di felicità domestica e comfort. Gli è che tra le sue candide mura, da anni, si viene completando una piccola commedia umana a uso dei benestanti; e perciò questa sala si trova a essere lo specchio fedele di buona parte della società romana» (il teatro Eliseo secondo Ennio Flaiano) (Lo spettatore addormentato, Adelphi 2010).