Paola De Carolis, Corriere della Sera 18/10/2010, 18 ottobre 2010
E BLAIR SI PORTO’ A CASA GLI OROLOGI DI BERLUSCONI —
L’aspetto più sorprendente della questione è forse che il Cabinet Office ha avuto bisogno di dieci mesi e due interventi da parte della Commissione per la libertà d’informazione prima di rilasciare i dettagli. Non si tratta di segreti di Stato ma dei regali che l’ex premier Tony Blair ha scelto di portarsi via da Downing Street. Una lista, pubblicata ieri dal Sunday Times, che rivela una passione per gli orologi selezionati da Silvio Berlusconi, e un certo acume per gli affari.
Dei 76 doni che il primo ministro laburista ha voluto con sé, 12 sono orologi: 9 arrivano da Berlusconi, due dal re del Bahrain, l’ultimo è un souvenir del G8 di Genova del 2001 (presieduto da Berlusconi). Il Sunday Times ricorda che Tony e Cherie avevano già acquistato, nel 2004, due orologi provenienti da Berlusconi, il che porta il totale a 11. Nulla di illecito, per carità. In Gran Bretagna il primo ministro uscente ha il diritto di portarsi via tutti i regali sotto le 140 sterline e di acquistare gli altri per il prezzo di mercato, meno 140 sterline.
Blair ha pagato, quanto però non si sa. Tra i dettagli resi noti dal Cabinet Office manca il costo delle singole voci. La concentrazione di doni italiani, però, è notevole. Oltre agli orologi di Tony, i gioielli di Cherie: tre collane, due paia di orecchini, un braccialetto e un anello.
Il premier, che a Oxford faceva parte di un complesso chiamato Ugly Rumours, ha faticato inoltre a separarsi dalle chitarre ricevute durante gli anni a Downing Street. Ne ha acquistate tre. La prima, una Telecaster regalatagli dalla ditta Fender nel 2002, vale attualmente dalle 400 alle 1.500 sterline. Blair ricevette la seconda dalla star canadese Bryan Adams, e la terza, con tanto di autografo, da Bono degli U2. Per Stephanie Connell, esperta della casa d’aste Bonhams, la decisione di tenere le chitarre potrebbe rivelarsi alquanto sensata. «Potrebbero valere molto, soprattutto se si scopre che furono usate durante una tournée particolare o per incidere un album». Blair questo lo sa. Lui stesso regalò a un’asta di Oxfam uno strumento ricevuto da David Bowie, Mick Jagger e Pete Townshend, che a loro volta lo avevano acquistato da Eric Clapton a scopo benefico. La chitarra, grazie ai suoi illustri proprietari, fu acquistata da un privato per 75.650 sterline. Per lo tsunami, invece, Adams mise all’asta una sua Fender autografata da Paul McCartney, Jagger, Keith Richards, Sting, Clapton, Townshend e Noel Gallagher degli Oasis. Il prezzo fu un record mondiale: 1,4 milioni di sterline.
Blair non ha voluto tutte le chitarre, però. Quella donata dall’ex presidente messicano Vincente Fox è rimasta a Downing Street, a far compagnia all’iPod ricevuto da Arnold Schwarzenegger e al presepe di Yasser Arafat.
Paola De Carolis