Il Sole 24 Ore 18/10/2010, 18 ottobre 2010
LA FELICITÀ DI UNO STATO? SI MISURA SU WIKIPROGRESS
Tra i corrispondenti c’è anche il centro studi del Bhutan. È in questo piccolo regno asiatico che negli anni 80 venne coniato il concetto di «felicità interna lorda», pioniere dei nuovi cugini del Pil.
Benvenuti in Wikiprogress, piattaforma statistica creata dall’Ocse sul modello della grande enciclopedia mediatica. Luogo di scambio e condivisione di informazioni per misurare il progresso. «La nostra organizzazione dialoga con i governi. Volevamo però trovare una formula per conoscere il punto di vista dei cittadini e, al tempo stesso, fornire loro uno strumento per avvicinarsi ai dati statistici», spiega Paul Schreyer, numero due della direzione statistica dell’Ocse. La prima versione è stata lanciata lo scorso ottobre in occasione del Forum globale della statistica a Busan, in Corea. Da allora sono stati pubblicati 200 articoli, sono 3.500 i visitatori unici e 10mila le pagine viste. Finanziato con contributi volontari dei paesi dell’Ocse, si avvale anche delle donazioni di alcune fondazioni, come la Glaser, la Atkinson Charitable e la Hewlett.
I contributi provengono soprattutto da addetti ai lavori: ricercatori, accademici, statistici, consiglieri politici, uffici di statistica, Ong e organizzazioni internazionali. C’è anche il Global Peace Index, uno studio promosso dal filantropo austrialiano Steve Killelea, che traccia la mappa del rischio e il suo costo economico.
Ma c’è da fidarsi dell’affidabilità delle informazioni? «Noi effettuiamo un primo filtro – conclude Schreyer – e pubblichiamo solo dati con una fonte autorevole, ma l’ultima parola spetta alla comunità virtuale. Se c’è qualcosa che non va, si viene subito smascherati».