Francesco Piccolo l’Unità 18/10/2010, 18 ottobre 2010
Cosa c’è che non va nel Partito Democratico, per cui ogni accadimento importante, come per esempio quello dello sciopero della Fiom di sabato, si trasforma in una trappola dalla quale non se ne può uscire in nessun modo positivo? Cosa ha di endemicamente malato un partito se riesce a ottenere che chi va alla manifestazione sbaglia, chi non ci va sbaglia, chi si pronuncia sbaglia e chi sta zitto sbaglia? Cosa c’è di irrisolvibile, se bisogna attendere fino a sera per ascoltare dal suo segretario una presa di posizione ufficiale, sia pure cauta, aperta, e pronunciata in modo che si possano fare passi indietro? È il Pd che è inadeguato o è la realtà che è troppo confusa? In tutti e due i casi, c’è qualcosa che non va, visto che sensibilità politica e accadimenti reali devono riconoscersi
Cosa c’è che non va nel Partito Democratico, per cui ogni accadimento importante, come per esempio quello dello sciopero della Fiom di sabato, si trasforma in una trappola dalla quale non se ne può uscire in nessun modo positivo? Cosa ha di endemicamente malato un partito se riesce a ottenere che chi va alla manifestazione sbaglia, chi non ci va sbaglia, chi si pronuncia sbaglia e chi sta zitto sbaglia? Cosa c’è di irrisolvibile, se bisogna attendere fino a sera per ascoltare dal suo segretario una presa di posizione ufficiale, sia pure cauta, aperta, e pronunciata in modo che si possano fare passi indietro? È il Pd che è inadeguato o è la realtà che è troppo confusa? In tutti e due i casi, c’è qualcosa che non va, visto che sensibilità politica e accadimenti reali devono riconoscersi. Nel Pd, o si pratica una lunghissima e sfinente resa dei conti, oppure una lunghissima e sfinente indecisione. Su tutto. Non voglio mettermi nel lungo elenco di coloro che dicono cosa bisognava fare, quale posizione prendere. Voglio dire che ancora oggi un partito ha il dovere di scegliere una posizione. In qualche modo, in qualsiasi modo, scegliere. Però so benissimo che nel momento in cui il Pd sceglie di schierarsi in modo chiaro, allora diventa subito ricattabile da possibili (o improbabili) alleati. Che minacciano: se è così, non si possono alleare con noi. Quindi la questione è ancora più confusa e paradossale: se il Pd non fa nessuna scelta, sbaglia. E qualsiasi scelta faccia, sbaglia.