Roberto Allegri, Chi, n. 42, 20/10/2010, pp. 140-145, 20 ottobre 2010
Daniela Dessì ha conosciuto la Callas. «Ho avuto questa fortuna. Nel 1973, studiavo al Conservatorio e sognavo di diventare una cantante
Daniela Dessì ha conosciuto la Callas. «Ho avuto questa fortuna. Nel 1973, studiavo al Conservatorio e sognavo di diventare una cantante. Mi trovavo a Roma, dove una mia zia cantava nel coro del Teatro dell’Opera. Seppi che la Callas doveva venire in teatro e morivo dal desiderio di poterla vedere. Mia zia ne parlò con una sarta che la conosceva e decisero di presentarmi. La Callas si trovava in un camerino. La sarta bussò e le disse che c’era una ragazzina, nipote di una cantante, che desiderava un autografo. E sentii una voce gentile che disse: “La faccia venire”. Entrai con il cuore in gola. Mi trovai di fronte una donna estremamente elegante, bellissima, che mi sorrideva. Ero rapita. Mi chiese: “Come ti chiami?”. Le risposi e poi mi chiese che cosa volevo fare nella vita. “Vorrei diventare una cantante lirica”, dissi decisa. Lei mi guardò con un’espressione quasi triste e poi: “Brava, brava. Anch’io alla tua età sognavo di diventare una cantante lirica. È una professione molto difficile, sai? Dovrai soffrire molto, ma vedrai che ce la farai e avrai tante soddisfazioni”. Le dissi che sarei stata molto felice di avere un suo autografo. Prese una delle fotografie che aveva con sé e vi scrisse sopra: “A Dessì Daniela. Sinceramente. Maria Callas 1973”. Quella foto è il mio portafortuna».