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 2010  ottobre 15 Venerdì calendario

Wurth: una schiacciata contro i maschi - La squadra entra in campo. In panchina Lucchetta e Francesco Baccini che canta: Maschi contro femmine

Wurth: una schiacciata contro i maschi - La squadra entra in campo. In panchina Lucchetta e Francesco Baccini che canta: Maschi contro femmine. È il video (da poco on line) dell’omonimo film di Fausto Brizzi. Si gioca, campioni di volley del passato schierati gli uni contro gli altri: i ct delle nazionali Anastasi e Barbolini super partes, Zorzi e Tofoli da una parte, Maurizia Cacciatori, Consuelo Mangifesta dalla altra. Con le ragazze, unica presenza aliena, l’attrice Giorgia Wurth, che del film è una delle interpreti, proprio nei panni di una pallavolista e che non se la cava affatto male. «Tre mesi di allenamenti, di fatica vera - spiega -. Mi sono massacrata per essere simile a una vera muscolarissima giocatrice di volley». Ligure d’ascendenti tedeschi, ex volto di Disney Channel e un passato in Un posto al sole, Brizzi l’ha voluta in forma come un’atleta professionista e lei si è affidata all’allenatore della Nazionale femminile italiana, attuale detentrice del titolo mondiale, Massimo Barbolini: un’autorità mondiale, insomma. «Volevo essere all’altezza. Mai giocato prima a pallavolo. Ho scoperto uno sport bellissimo, il piacere del fare gruppo, il senso della solidarietà. A breve, quasi contemporaneamente all’uscita del film, ci saranno i Mondiali femminili: non mi perderò una partita». Nel film la Wurth è Eva, la schiacciatrice, sue partner sono le ragazze dell’Asystel Novara (molte scene sono state girate nel locale Palazzetto dello Sport), giocatrici vere e in gamba, belle come attrici. È innamorata del suo allenatore Fabio De Luigi che, malgrado sia sposato con Lucia Ocone e neopadre, non sa resistere alla tentazione di un amore vietatissimo: dal buon senso e dalle regole dello sport. «Nella realtà una cosa del genere non potrebbe mai avvenire, ne va dell’unità della squadra, i due verrebbero subito espulsi. Così la storia deve essere tenuta doppiamente segreta. Ma vengono subito scoperti». Alla sua seconda esperienza con Brizzi che l’ha lanciata con Ex, dov’era l’amante giovanissima di Claudio Bisio, Giorgia scherza sul fatto di essere stata finora relegata al ruolo della rovinafamiglie o della donna sexy per professione. Nella miniserie Moana è stata Ilona Staller («Una donna geisha così diversa da me: mi ci sono identificata partendo dal fisico»), una ballerina di lap dance nell’ancor inedito Cinque di Francesco Dominedò. Ruoli molto «fisici». Che rapporto ha con il suo corpo? «Io vivo una specie di eterno conflitto: lo amo e lo odio». E di corpi (mutanti) si parla anche nel romanzo che ha appena pubblicato, Tutta da rifare. «Mi hanno colpito certi fatti di cronaca, diciottenni che chiedono ai genitori per la maturità un seno nuovo. Ambientato tra gli Anni Ottanta e oggi, è il racconto di una metamorfosi totale, la storia di una ragazza ossessionata dal proprio corpo, che vuole piegare con la chirurgia plastica a una perfezione assoluta e impossibile. C’è già chi è interessato a farne un film». Con lei come protagonista? «Non ho l’età per un arco di tempo così ampio. Al massimo potrei fare la zia. Per me ho iniziato a scrivere una sceneggiatura». Ma il lavoro non le manca, mi pare. «In pochi mesi ho fatto cinque film. Oltre a Maschi contro femmine e il suo contraltare Femmine contro maschi, ho interpretato un doppio ruolo in Oggetti smarriti di Giorgio Molteni, girato in Liguria, che è la mia terra. Un personaggio surreale nella commedia demenziale Cacao di Luca Rea. E una moglie tradita (finalmente!) in Sinestesia, un thriller con Alessio Boni. Sono sempre alla ricerca di ruoli diversi. Per questo accetto le opere prime. Sono difficili perché con budget ridotti, e quindi sei costretta a lavorare come in tivù con tempi strettissimi e a prenderti più rischi». Allora, attrice o scrittrice? «La scrittura mi accompagna da sempre. La considero il lavoro che farò da grande. Fare l’attore... è un mestiere da viziati, fare l’attore».